Diffusori QUARK

Due righe di questo
prodotto: Sono diffusori prodotti da artigiani che
mi e capitato di conoscere alcuni mesi fa e in quella occasione
mi fecero ascoltare questo diffusore !!!! Ne rimasi subito
colpito dal modo molto dolce suonare con la particolarità di
non essere per nulla affaticante .. secondo il mio parere.
Ne acquistai una coppia
per ulteriori prove e confronti nel mio ambiente e la mia opinione
di queste casse rimase ottima fino al punto di acquistarne per
rivenderne alcuni esemplari.
Va detto che
sono diffusori abbastanza direzionali e con una sonorità molto dolce
e morbida.
Il componente principe
di questo diffusore e il tweeter a nastro ATD, un componente
davvero incredibile , con un sound caratteristico e la particolarità
di scendere veramente in basso ed avere praticamente un tweeter
e un medio nello stesso componente.
Solo per farvi capire
la bontà di questo progetto i soli componenti acquistati nel mercato
dell'autocostruzione possono avvicinarsi alla meta' del costo complessivo
del diffusore !!!
Il prezzo promozionale
di questi prodotti e dovuto dal fatto che sono nuovi prodotti
e i costruttori hanno deciso di farli conoscere al pubblico per farsi
un nome.
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QUARK
DF 05.1
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QUARK
DF 02.1
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QUARK
DF 02.2
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dimensioni
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dimensioni
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dimensioni
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H 54 cm
- L 22 cm - P 27 cm
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H
105
cm
- L 22
cm
- P27
cm
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H
105
cm
- L 22
cm
- P27
cm
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I
COMPONENTI UTILIZZATI:
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Tweeter ATD
DDRT 135
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Woofer ATD 17W2604
XPE/TV
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Tweeter
a nastro lineare in kapton/alluminio entry level sella serie
(120x20mm di superficie radiante), flangia con caricamento
a tromba in ABS rinforzato 135x165mm.
Sensibilità 93db, impedenza 8ohm resistivi, magnete schermato.
Componente di grandi prestazioni, utilizzabile già a partire
da 2 -2,5KHz fino oltre 35KHz, dispersione orizzontale/verticale
come da specifiche THX.
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Woofer
da 170mm con membrana in TPX (Polimetilpentene) con cestello
in lega di alluminio pressofusa ogiva rifasatrice e magnete
schermato.
La
particolare conformazione dell'insieme bobina mobile-gruppo
magnetico e il materiale che costituisce la membrana permettono
di avere un cut-off meccanico a 2.5-3KHz equivalente a quello
che avrebbe un woofer convenzionale sotto l'effetto del crossover.
Questo
permette di eliminare completamente il filtro passa basso del
woofer a vantaggio della risposta in fase.
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CARATTERISTICHE
COSTRUTTIVE:
Diffusore
2 vie 2 altoparlanti in un unico cabinet . Struttura in multistrato
di betulla 18mm e MDF 25mm con rinforzi interni.
TRASDUTTORI
UTILIZZATI
1
Tweeter a nastro in Kapton ATD
DDRT135
schermato
1woofer/midrange
ATD
17W2604XPE/TV
schermato
CARICO
ACUSTICO:
bass-reflex
38Hz in 36 litri di volume
CROSSOVER
del
I° ordine a fase minima sul tweeter con cella di attenuazione,
mid/woofer senza alcuna cella di filtro.
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RISPOSTA
IN FREQUENZA (-3db)
38Hz-32KHz
EFFICIENZA
91.5
db 1W/1m
AMPLIFICAZIONE
CONSIGLIATA
Valvolare
da 10 Wrms in poi
Stato
solido da 25-100Wrms
UTILIZZO
Diffusori
principali a gamma intera in sistemi solo stereo o Home Theatre
di alto livello
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PREZZI: |
QUARK
DF 05.1
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900/00
euro
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QUARK
DF 02.1
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1050/00
euro
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QUARK
DF 02.2
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1250/00
euro
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Per
info |
SBISA'
GIOVANNI E C SNC via Grosoli 6 41012
Carpi MO
mail.
info@audiocostruzioni.com
Tel 059.685054 Cell. 335.5367848
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Se
volete venirle a sentire:



Il
commento di MARCELLO
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>Dunque
dunque eccomi qui con alcune note d'ascolto e mie considerazioni
riguardo le DF02.2
Devo assolutamente partire da alcune precisazioni che serviranno
per meglio comprendere alcune mie osservazioni che potrebbero
sennò suscitare più che lecite perplessità in chi legge.
Io arrivo da dieci anni di ascolto in compagnia di una coppia
di Infinity (quelle ancora costruite in U.S.A., in sospensione
pneumatica, grandi e grosse e con il micidiale "Emit").
Queste hanno suonato sempre nellostesso ambiente e hanno visto
sfilare un buon numero di elettroniche (nel tentativo molte
volte fallito di "imbrigliarne i bellicosi istinti").
Il mio ambiente di ascolto è di circa 36 metri quadrati, molto
riflettente e scarsamente arredato (cotto per terra e pareti
"nude"); già alla prova del battito di mani se ne
percepisce facilmente l'acustica: chiara, secca e "risonante"....capirete
bene cosa abbia sudato con le due americane ! Le mie nuove "fiamme"
(non per niente le ho volute gialle!) sono state posizionate
"sull'orma" delle infinity (in effetti l'altezza ed
il litraggio complessivo delle qp giustificano la mia
scelta), con una distanza interasse di circa due metri e ottanta.
Io le ho ascoltate con un'angolazione che le vede con i tweeter
puntati esattamente dietro la mia nuca (la soluzione che nel
mio ambiente dava maggior senso di "aria") e due bei
tappi nei tubi d'accordo. Due parole riguardo l'"angolazione".
Ne ho sperimentate diverse ed ho piacevolmente notato che la
timbrica non ha subito alterazioni degne di nota (come invece
mi è capitato con tante altre casse). La parete di fondo è ad
oltre tre metri e quelle laterali a circa un metro e trenta,
nessun angolo nei paraggi. Praticamente suonano "in
campo libero" !
A pilotarle la coppia di Marantz 7200 e 7300.
Questi due apparecchi, già notevoli di per se stessi,
si esaltano se fatti lavorare insieme fornendo una bella
manifestazione del "classico suono Marantz" (tuttavia,
come leggerete, non è detto che costituiscano una scelta azzeccatissima
per queste qp).
Completano il "colore" generale del mio impianto dei
cavi di potenza Linn e di segnale G&BL, Atc ed altri
ancora di cui non conosco la marca (!).
Collegate le due "qp" al resto, con l'ampli (in classe
A) che non è ancora "bollente" ma solo tiepido,
inizio una mastodontica sessione d'ascolto.
Sono in astinenza da circa due settimane e la voglia di scoprire
le due signorine ha il sopravvento. E' così che sono arrivato
ad ascoltarle per otto ore di fila (spezzate solo da due pause
per esigenze "fisiologiche") il primo giorno (un sabato)
e altre nove ore (questa volta però inframmezzate dalle più
comuni attività) la domenica successiva.
I giorni seguenti, lavorativi, mi sono "limitato"
a tre ore nel dopo-cena.
Questo tour de force, degno del migliore Pannella dei '70, è
stato possibile anche e soprattutto in virtù del carattere decisamente
"gentile" emerso all'ascolto.
Certo che le primissime impressioni sono "sconcertanti"
tanto differiscono da quanto ero solito sentire...
E' vero che le due torri non sono ancora del tutto rodate (perchè
un poco hanno suonato "in fabbrica") e soprattutto
devono "acclimatarsi", familiarizzare con l'ambiente
nel quale andranno a vivere.
Tanto sono stupito dalle note iniziali che mi alzo dal divano
per andare a controllare se c'è il loudness o altre alienità
inserite! Devo proprio essere "partito", non ho alcun
loudness sul mio amplificatore! Pure i toni sono bypassati...
Mi rimetto a sedere e continuo con l'ascolto. Tutto ciò che
avevo preventivato (e temuto!) non solo non si è avverato ma
addirittura quello che sento è proprio l'opposto di quello che
prevedevo!
Temevo un suono magro e con una gamma alta presentissima e conseguente
fatica d'ascolto (conosco il mio ambiente e vi garantisco che
signore casse messe a suonare qui sortiscono effetti da derattizzatore).
Quanto mi sbagliavo!
In realtà il timbro è caldo, la restituzione molto materica
e le gamme superiori setose fino all'eccesso, compassate se
paragonate a quelle delle "californiane".
Ho sempre saputo della caratterizzazione del suono Infinity,
con una gamma media tersissima ma leggermente avanzata che si
andava ad appoggiare ad una medio-alta decisamente prominente
e protagonista (il tutto gestito con classe però!), per non
parlare poi degli estremi gamma, assolutamente da tenere
a bada.
Ma mai quanto ora me ne rendo conto.
Il suono del mio impianto è divenuto con le qp molto più "equilibrato"
con una dominante calda che pervade tutto lo spettro.
Il bello è che però a questa caratterizzazione un po' "scura"
dell'evento riproposto si accompagna uno scaturire di informazioni
mai sentite prima.
Gli scafati dell'ascolto sanno bene che se questo avviene in
presenza di un timbro che appare meno "chiaro" del
solito...ci si trova davanti a casse realmente trasparenti,
non brillanti, proprio realmente e musicalmente trasparenti.
Non si contano le volte che mi sono preso un bello spavento
perchè pensavo fosse entrato qualcuno di soppiatto nella stanza...(ascolto
al buio!)
Questi tweeter rivelano un sacco di dettagli senza buttarli
in faccia all'ascoltatore, semplicemente sono garbatissimi nel
loro compito. Il suono degli isodinamici c'è tutto, c'è velocità,
smorzamento e precisione ma senza quelle caratterizzazioni fastidiose
di alcuni nastri del passato.
Parlavo prima della "matericità" del suono di questi
diffusori. Ebbene l'evidente corposità della loro emissione
si rileva anche nella restituzione plasticissima dell'immagine.
E' notevole infatti la credibilità degli esecutori all'interno
dello stage sonoro, ogni strumento/suonatore gode di una propria
valenza, una propria "fisicità". Quando ha incominciato
a cantare Julie london sono saltato sul divano tanto era "presente"
nella mia sala. Se ne stava proprio lì, tra l'amplificatore
e la cassa di destra. Non ho saputo resistere e mi sono
avvicinato...
Conquistato dalle voci ho proseguito l'ascolto con una serie
di "ugole" di quelle che piaciono a me.
Sono passate di lì Ester Phillips, Betty Davis, Shirley Bassey,
Diana Ross (con e senza le Supremes), Marlena Shaw e pure
la Streisand... (beh, una "bianca" ce la dovevo pur
mettere)
Tutte emozionanti queste voci, mi hanno confermato quanto già
emerso durante i miei ascolti effettuati direttamente alla casa
costruttrice..
La
gamma media è sicuramente caratterizzata da una piacevole nota
di velluto che ben si sposa col timbro delle mie cantanti
preferite.
L'intelligibilità delle voci, malgrado questa nota "ambrata"
che le contraddistingue, resta però notevole. E' una gamma media
rilassata e suadente che molto probabilmente non piacerà agli
amanti del suono"scandinavo". Sarà però la benvenuta
per tutti quelli che mal tollerano le sibilanti e le fricative
troppo in evidenza.
Per la verità credo che la maniera di cantare delle qp tower
sia del tutto opposta (o perlomeno alquanto distante) dal classico
suono di molti stimatissimi diffusori (scandinavi, francesi
o inglesi che dir si voglia).
Questi non sono diffusori da "prima fila", nè tantomeno
hanno un 'immagine da monitor!
Il palcoscenico virtuale è ben "allargato" e distante
dall' ascoltatore.
La scena, grande e profonda da "grande" diffusore,
ma non ingigantita, tende, registrazione ed ambiente permettendo,
a "sconfinare" dai limiti fisici dei diffusori, esibendo
all'occorrenza anche un'altezza notevole.
Veramente da brivido quelle voci che nei cori rimangono "sospese"
ai lati dei diffusori, distinguibilissime l'una dall'altra pur
esibendo la solita caratterizzazione.
La profondità e la scansione dei piani sonori è simile a quella
ricostruita dalle Infinity (e cioè spettacolare con le giuste
incisioni); in ciò c'è sicuramente un deciso apporto del particolare
posizionamento in ambiente nonchè delle particolari riflessioni
dell'ambiente stesso.
Con le qp non sentirete mai gli strumentisti farvi piedino (beh...è
un bel vantaggio) nè l'arco di una viola solleticarvi le narici.
Consolatevi però! Potreste ritrovarvi (come ha fatto il sottoscritto
in uno dei suoi non rari momenti di follia) ad alzarvi dalla
vostra poltrona preferita per cercare di accarezzare il bel
deretano della cantante di turno, materializzatasi a grandezza
reale fra le due Jss (beh...anche questo è un bel vantaggio!).
Proseguendo con gli ascolti devo parlarvi di un'altra evidente
connotazione delle qp: la velocità e lo smorzamento dei loro
altoparlanti.
Ciò forse potrebbe sembrare in contrasto con quanto riferito
in merito al calore ed alla gentilezza della loro riproduzione.
Qui siamo di fronte a due apparecchi che pur suonando dolci
e setosi "stoppano" e "ripartono" a puntino!
Se sommate tutte queste "virtù" ne viene fuori un
diffusore dall'insospettato "boogie factor". Passo,
smorzamento e dinamica della gamma medio-bassa contribuiranno
a farvi muovere il capo a più non posso.
E le figure "da scemo" non mancheranno quando vi beccheranno
mentre siete lì che vi molleggiate peggio di Celentano in Yuppy
Du...
Molto divertente quindi il suono di questi diffusori che
consentiranno (finalmente!) di godervi tutta la vostra collezione
di rock più cattivo senza costringervi ad abbassare il volume.
Anzi è più probabile che continuiate ad alzarlo...(niente paura:
la tenuta è a prova di "manetta rovente" e non
sono ancora riuscito a vedere i woofer sbattere come piace a
me)
Mi sono goduto i Radio Birdman a pressione "live"
senza farmi sanguinare i padiglioni. Se però proverete a farlo
con i Massive Attack o con la colonna sonora di Ghost Dog....beh
scoprirete che la Jacuzzi che volevate acquistare non vi serve
più!
C'è i-m-p-a-t-t-o !
Il punch è tale che se disponente di elettroniche dal suono
muscolare il plesso solare viene massaggiato anche con la classica
(c'è chi ama sentire "anche" con il corpo e chi no,
due intendimenti rispettabilissimi, ma qui viene sicuramente
accontentata la prima schiera di ascoltatori).
Sottolineo che la gamma medio-bassa è frenata sì, ma mai magra.
Sgorga con estrema facilità e mi ha fatto pensare più volte
a quella espressa da alcuni componenti auto-amplificati. E'
rotonda e potentissima e solo durante un paio di passaggi a
rischio l'ho sentita avvicinarsi un po' troppo alla gamma media
(va ricordato che entrambe vengono in parte riprodotte dallo
stesso componente). Io, abituato come sono all'ascolto di una
"sospensione pneumatica", una certa differenza di
impostazione in tale gamma l'ho avvertita. Oltre ad un'evidente
grinta mi sembra che vi sia una sottolineatura di alcune frequenze
che rendono più accattivanti alcuni strumenti (come il basso
elettrico) e mitigano in parte alcune registrazioni troppo asciutte.
Intendiamoci sto parlando di sfumature e bisogna tenere conto
del "peso" dei Marantz che prediligono donare a ciascuno
strumento il giusto corpo piuttosto che lanciarsi in un suono
il più brillante e teso possibile.
Più proseguo con gli ascolti e più mi convinco della personalità
di queste due torri.
E' un suono per certi versi "fuori dal gregge", poco
"globalizzato". E se siete stati al Top Audio negli
ultimi anni sapete di cosa sto parlando.
Dimenticatevi per un momento tutte quelle salette dal suono
"di puro e fragilissimo cristallo di Boemia",
le visioni eteree, i medi al brillantante e i suoni talmente
liquidi che, ti dicevano, uscito dalla saletta ti dovevi asciugare.
Dimenticatevi gli Impianti costruiti per suonare Ana Caram o
Sarah Key (ma adesso fa molto figo anche Diana Krall), il Telarc
microfonato da paura o la compilation di musica barocca (Ma
davvero ascoltate quelle cose a casavostra aaargghhh !).
Qui siamo in presenza di un approccio all'alta fedeltà più umano,
nondimentico certamente di quelli che sono i dettami del buon
suono, ma poco avvezzo alle "smancerie audiofile"
idolatrate da molti.
Non sono certamente diffusori progettati per stupirvi con il
suono dei campanellini....
La loro riproduzione è calda e (giustamente!) dai sapori mediterrani.
Sonosicuro che anche se appaiate ad elettroniche dall'impostazione
più "up-front" delle mie difficilmente diventeranno
aggressive o sbilanciate.
Suonano tutto ed hanno pure un suono molto divertente. Anche
a volumisostenuti la fatica d'ascolto è fra le più basse mai
incontrate.
Tollerano le cattive incisioni e così non dovrete proprio più
continuare abuttare via tutti quei cd degli anni 80 per timore
di fare una bruttafigura con gli amici.
Buona la sensibilità e la facilità di pilotaggio, io però, proprio
per le loro intrinseche doti, non le abbinerei ad amplificazioni
valvolari "classiche" (e qui mi aspetto gli insulti...).
Ci vedrei bene dei mosfet "al di sopra di ogni sospetto"
( magari meno caldi del mio ) proprio per esaltarne le indubbie
doti di risposta ai transienti e non accrescerne troppo una
certa dolcezza di fondo.
Ripeto: i componenti con le quali suonano in casa mia le caratterizzano
forse troppo (questione di gusti...per me sono uno spasso) ma
giustificano alcune mie osservazioni che forse potranno scontrarsi
col parere di altri.
Non abbisognano, a parer mio, di un rodaggio molto lungo. Già
dopo una trentina di ore "intense" i woofer dimostravano
il giusto garbo nei confronti della gamma media.
Dolci ed esplosive........non mi sono pentito di averle acquistate.....
Marcello
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Il commento di GIULIANO
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Caro
Davide (e per amor di discussione anche Ettore e Francesco),
prendo spunto dall'interessante recensione di Marcello per riportarti
le mie impressioni sulle Quark DF 02.1 (consapevole che
lui ha le 02.2, ovviamente).
Io vengo da un lungo periodo con le RCF Mytho 3 e devo dire
che le Quark le hanno letteralmente surclassate, in particolare
per raffinatezza della gamma media e dolcezza della gamma
acuta. Inoltre (come riporta anche
Marcello), la fatica di ascolto è pressoché inesistente.
Il mio impianto adesso comprende pre e finali a valvole Aronov,
pre fono Praecisa, Giradischi Garrard 401 (su base autocostruita)
con testina Benz Micro Glider low output, CD Audio Analogue
Maestro seconda serie e cavi Sbisà :-).
Marcello scrive: "In realtà il timbro è caldo, la restituzione
molto materica e le gamme superiori setose fino all'eccesso,
compassate se paragonate a quelle delle "californiane"."
Posso senz'altro confermare la sensazione di timbro caldo, anche
in considerazione che la mia amplificazione è valvolare, ma
soprattutto la restituzione molto materica! Soprattutto
nella musica sinfonica e classica in generale la resa
timbrica e la presenza degli strumenti sono di prima classe.
È
stupefacente come queste casse restituiscono il suono degli
strumenti a fiato (clarinetti, flauti, oboi...) nei momenti
più "lievi" di una sinfonia. Non ho notato un
eccesso di setosità, invece mi sentirei di parlare di
realismo, quasi di nonchalance nella riproduzione dei timbri
più difficili (e mi riferisco alla riproduzione del vinile,
soprattutto, dato
che il CD non può competere...).
Ancora Marcello: "Il suono del mio impianto è divenuto
con le qp molto più "equilibrato" con
una dominante calda che pervade tutto lo spettro. Il bello
è che però a questa caratterizzazione un po' "scura"
dell'evento riproposto si accompagna uno scaturire di
informazioni mai sentite prima."
Posso senz'altro dire che la stessa cosa è accaduta anche da
me. Mi pare di capire però che Marcello ascolta soltanto
CD (o mi sbaglio?). Se ciò è vero mi sento di consigliargli
di provare un buon analogico, perché queste casse
danno senz'altro il massimo proprio con i vecchi LP.
Sempre Marcello: "Molto divertente quindi il suono di questi
diffusori che consentiranno (finalmente!) di godervi
tutta la vostra collezione di rock più cattivo senza costringervi
ad abbassare il volume. Anzi è più probabile che continuiate
ad alzarlo...(niente paura: la tenuta è a prova di "manetta
rovente" e non sono ancora riuscito a vedere i woofer sbattere
come piace a me)."
Io non ascolto quasi mai il rock, ma posso confermare che con
le Quark posso ascoltare con il potenziometro due tacche
più in su (da ore 10 a ore 12...) senza problemi. In certi
casi si ottiene un impatto da orchestra sinfonica dal
vivo che non avevo mai ascoltato prima.
Per finire Marcello dice: "E' un suono per certi versi
"fuori dal gregge", poco "globalizzato".
E se siete stati al Top Audio negli ultimi anni sapete
di cosa sto parlando." e poi "Qui siamo in presenza
di un approccio all'alta fedeltà più umano, nondimentico
certamente di quelli che sono i dettami del buon suono,
ma poco avvezzo alle "smancerie audiofile"
idolatrate da molti. Non sono certamente diffusori progettati
per stupirvi con il suono dei campanellini...."
Sottoscrivo in pieno, anche se io i "campanellini"
non li ho mai sentiti così bene :-) Ovviamente mi riferisco
alle piccole percussioni, che sembra quasi di poter toccare
(e detto per inciso sono fenomenali anche col Korsun che
ho avuto modo di sentire a casa mia, ma del quale ti scriverà
poi Ettore).
Insomma, per me un'ottimo acquisto, ad un prezzo che è una frazione
di quanto costerebbero casse dalle stesse caratteristiche
se prodotte dai soliti nomi "importanti".
Ciao Giuliano g.forghieri@tiscalinet.it
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Il commento di FILIPPO |
Ciao Davide!
Allora, dopo i primi ascolti delle nuove casse, posso dirti
questo: Premetto che sinceramente me le aspettavo un po' piu'
piccole, invece sono diffusori di una certa importanza...ed
altrettanto peso ....ammazza se pesano.... !!!!
L'impianto in cui sono state inserite è composto da un vecchio
lettore Marantz cd-50 modificato 0 oversampling, ampli Sugden A21a
(25 watt in classe A) che ha un carattere abbastanza "brillante".
Hanno sostituito un paio di Kef ls 3/5 con sub Rel Quake.
L'angolazione migliore l'ho trovata incrociando l'emissione dei
tweeter a circa 25-30 cm dal mio naso.
La primissima impressione è stata quella di un diffusore, non
vorrei esagerare dicendo di alto rango, comunque sicuramente
superiore a quanto mi sarei aspettato, soprattutto in
considerazione del prezzo !
CALORE! Si, ho notato subito un calore ed una ROTONDITA' di
emissione, a cui non ero sinceramente abituato, per cui all'inizio
sono rimasto un po' interdetto, e mi sono chiesto se cio' avrebbe
comportato una diminuzione
della trasparenza, intesa come
restituzione del dettaglio piu' fine :
ebbene, questo non avviene, anzi, i minimi dettagli vengono fuori
tutti, e con una RAFFINATEZZA realmente unica, senza il minimo
segno di aggressività, tanto da addolcire e rendere piacevoli
anche registrazioni particolarmente fastidiose .
Quindi grande microdinamica con ACUTI estesi, raffinati,
seducenti.
MEDIE anch'esse di grande fascino.
BASSI ....anche i bassi mi hanno sorpreso, belli profondi, corposi
e controllatissimi ed eccellente macrodinamica .
Ottimo anche il palcoscenico ben profondo ed ampio, con gli
strumenti ben distinguibili, bene a fuoco, anche se non in modo
radiografante.
Da tutto ciò ne deriva un suono globalmente molto godibile, mai
stancante, corposo, in cui le voci sono calde e molto presenti,
bello il suono "dorato" del pianoforte, la resa degli strumenti a
corda ...
Insomma un suono per audiofili "maturi", di chi ha superato la
voglia di iperdefinizione e dell'effetto a tutti i costi ....io
ci sono passato con le B&W e le Triangle, ottime si , ma di
altra impostazione, sicuramente un po' stancanti alla lunga.
Difetti ? Beh, forse, dico forse, manca un filo di " effetto
presenza" nelle voci ( che adoro, soprattutto le
femminili)....mi spiego, è come se mancasse quel pizzico di
aria in piu' per rendere i cantanti piu' "palpabili", come
se le frequenze appena sotto le altissime fossero un po'
...latitanti ....ma questo giusto per essere pignoli!
Comunque tutto questo viene
sensibilmente attenuato ascoltando SENZA LA TELA di protezione!!!
Secondo me il suono migliora di molto, si apre di piu' !!!
Pertanto, infine, penso siano alquanto condroindicate, per questi
diffusori, amplificazioni c.d. calde ...
Just my two cents :-)
Ciao Filippo
morrisvet@virgilio.it
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