
L'articolo di SAVINO

Ciao, ti invio una descrizione e del mio
impianto e delle foto sulle elettroniche autocostruite:
Componente:
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Modello:
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Descrizione:
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CDP
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Philips CD723
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CDP/R
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Philips CDR
570
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Piatto
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JVC L-A110
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Tuner Technics
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ST-GT350
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DAC
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"TNT-Convertus"
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(versione base
senza decimazione + upgrade stadio di uscita a JFET aggiunto successivamente),
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DIY Pre Linea
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"TNT-Simpre
88SR"
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(E88CC
Tesla selezionate)
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DIY Pre
Fono
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"Saldo"
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(estratto dal
sito hi-figuide.com, 2 stadi SRPP in cascata con JFET BF245B selezionati)
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DIY Ampli
Integrato
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"TNT-L'Insulto"
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(che utilizzo
come ampli x cuffie, PCL86 Siemens)
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DIY Ampli Finale
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"Il
Musicale"
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(Megahertz,
apparso su CHF n.41, SE EL34 selezionate Svetlana, pilota E88CC
Tesla)
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DIY Diffusori
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Ciare-sistema
H03.2
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modificato (Woofer
HW203, Tweeter HT262, 91 dB medi), 4° posto nella sezione "Novice"
dell'ultimo Trofeo Ciare,DIY
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Griglie parapolvere
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"TNT-A
prova di bambino"
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(ne ho uno di
3 mesi, devo cominciare a preoccuparmi!)
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Cuffie
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AKG K44
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(32 ohm)
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Cavi di potenza
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normali sezione
2,5 mm;
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Cavi di segnale
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Piatto-Pre, TV
audio-Pre e Tuner-Pre
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forniti in dotazione
alle elettroniche
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DIY Cavi
di segnale
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CDP-Pre, CDP/R-Pre,
DAC-Pre, Pre-Finale, Pre-Integrato (dall'uscita Tape Out)
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"TNT-Shield"
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Cavi di alimentazione
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Piatto,
Tuner, CDP e CDP/R
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forniti in dotazione
alle elettroniche
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DIY Cavi
di alimentazione
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DAC, Pre Linea,
Pre Fono, Integrato e Finale
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"TNT-Merlino"
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DIY Cavo
Digitale
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CDP/R-DAC
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coax 75 ohm con
terminazioni RCA
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Cavo Digitale
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CDP-CDP/R
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fornito
in dotazione al CDP/R
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DIY Tavolo "Portaelettroniche"
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(e non solo, al
suo interno scatolame vario, piatti, bicchieri, etc) in abete da
2,8 cm
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Gli spinotti RCA degli Shield sono dorati
ad eccezione di quelli del Pre Fono che sono cromati
Le elettroniche DIY (5) hanno il "TNT-Filter"
sull'ingresso dell'alimentazione (con vano fusibile, ad ecc del DAC che
ce l'ha esterno) e su ognuna ho previsto un deviatore per connettere o
meno la terra alla massa dell'apparecchio (ho in 'on' solo quello del
Pre Linea). Tutte le elettroniche sono in fase tra di loro e con la rete.
Le ferriti sui Merlino sono applicabili a cavo già fatto, del tipo 'apri
e chiudi', mentre quelle applicate sul cavo che va dalla presa a muro
alle prese parallele (ciabatte, 2) dove sono connesse le elettroniche
sono di tipo chiuso recuperate da vecchi PC: anche un ulteriore filtro
(3 A) che ho posto tra la presa a muro (subito accanto) e il cavo che
va alle ciabatte è recuperato da un vecchio elaboratore.
Ho inserito piedini antivibrazioni 'upim' sotto le elettroniche (3, ma
ne ho dovuti mettere 4 sotto al Finale perchè il grosso TA lo faceva flettere
pericolosamente, sotto i diffusori per motivi di sicurezza e sotto al
Tuner perchè non è lì che ritengo si debbano ricercare queste migliorie
hi-fi) ad eccezione del CDP/R e del Tuner sotto i quali ho inserito normali
feltrini per sedie.


Il pre phono
Il sistema funziona così: il Pre Linea è un pò il cuore dell'impianto,
la sezione d'ingresso è come il "TNT-Pressive" ovvero c'è il
selettore d'ingresso 'line input' (1,2,3,4,5,tape) con i contatti da 1
a 5 'parallelati' con quelli dell'altro selettore che ho chiamato 'tape
record' (1,2,3,4,5,off), col morsetto 'tape' del primo connesso agli RCA
'tape in' e il centrale del secondo agli RCA 'tape out' (che utilizzo
per pilotare l'Insulto' per le cuffie, il quale perciò è indipendente
da tutto il resto, non occorre accendere il Pre Linea per ascoltarlo e
basta solo selezionare la sorgente dal 'tape record' a prescindere da
quella selezionata sul 'line input'): normalmente, con l'ascolto del Finale
con le EL34, tale selettore è su 'off'(contatto aperto).
In pratica sull'ingresso 1 ho connesso il Pre fono, sul 2 il Tuner, sul
3 il CDP, sul 4 l'audio TV, sul 5 il DAC e sul 6 il CDP/R.
Lettori CD e DAC: l'uscita digitale coax del CDP è connessa all'ingresso
digitale coax del del CDP/R per (lo so, orrore, ma le finanze sono quelle
che sono....) masterizzare CD direttamente da meccanica a meccanica (con
i CDR Audio, molto meglio delle masterizzazioni via PC anche se ovviamente
non come gli originali) mentre al DAC ho connesso l'uscita digitale coax
del CDP/R che, essendo molto più piccolo del CDP e contenendo pure un
circuito d'ingresso è (si deduce anche ascoltandolo) qualitativamente
inferiore al CDP (presumo a livello di meccanica e sicuramente a livello
DAC interno) e così l'ho sensibilmente migliorato: è infatti interessante
paragonare l'uscita analogica del CDP/R con l'uscita del DAC (che è connesso
alla sua meccanica), è sufficiente giocare con le posizioni 5 e 6 del
selettore d'ingresso ed è un paragone quasi istantaneo, viene fuori tutta
la naturalezza del DAC (soprattutto dopo l'aggiunta dello stadio inseguitore
a FET, che non sarà come la decimazione che non ho implementato ma che
ad orecchio ha notevolmente 'aperto' la dinamica del DAC 'riacchiappando'
pure qualcosa sulle alte frequenze in cui la versione base secondo me
è un pò carente, un miglioramento netto all'ascolto insomma) ed anche
la coloritura del CDP/R. Ho anche provato il DAC col CDP ed anche lì il
suono 'minimalista' (come dice il suo progettista) è venuto fuori con
prepotenza, anche se il 723 è buono anche col suo DAC interno e nettamente
migliore del 570.
Il tavolo porta-elettroniche è uno dei compromessi legati all'esiguità
dello spazio disponibile e dell'ambiente: è semplicemente un pesante,
robusto e solido mobile costruito intorno a 2 sportelli grezzi acquistati
da Bricofer, con tavole di abete da 2.8 cm di spessore, e tinto di un
colore ad acqua x legno. La tavola nera (1,5 cm) posta tra il piano con
lettori CD e DAC e quello con i pre e il tuner è di MDF: 2 mani preventive
di antirombo e vernice a spruzzo nera, sul lato inferiore ho incollato
un foglio di sughero da 0,5 cm e tutta la tavola è poggiata sulle elettroniche
sottostanti che hanno esattamente la stessa altezza; l'intento è stato
quello di avere una struttura rigida ed allo stesso tempo 'smorzante',
tipo il "TNT-CDP Press", e di ottimizzare lo spazio. Durante
il funzionamento dell'impianto ho provato varie volte a toccare delicatamente
con un dito i vari contenitori (alla Tinto Bras!) e al tatto (ed anche
ad orecchio) non rilevo particolari vibrazioni meccaniche. Le elettroniche
poste sotto la tavola (che ho realizzato meno profonda di un paio di cm
rispetto i cabinet dei lettori CD) hanno, anche se non è il massimo, un
minimo di areazione laterale e posteriore (sapendo preventivamente la
sua collocazione ho infatti praticato dei fori laterali al box del DAC).


Il finale
I contenitori delle elettroniche DIY li ho realizzati seguendo
anche le indicazioni fornite dall'articolo sul "TNT-Caby.net":
il legno è abete da 1 cm di spessore, per poter fissare deviatori, porta
led, prese RCA e zoccoli per i tubi ho dovuto, in quei punti, ridurre
lo spessore di circa la metà utilizzando il trapano con quelle punte 'a
tazza' rotonde che si utilizzano per installare i supporti degli sportelli
dei mobili. I box sono piuttosto rigidi anche se uno spessore di 1 cm
non è molto, e all'interno di ognuno ho passato 2 mani di antirombo e
successivamente incollato, cercando di fare molta attenzione e di avere
molta precisione e pazienza, 2 strati di Domopak-Alluminio (compresi i
vari separatori interni) facendo in modo che l'alluminio posto sui coperchi
dei box fosse in contatto con quello delle basi su cui sono avvitati.
Esternamente, dopo aver lisciato le superfici con lana d'acciaio finissima
(tipo '00' o '000'), ho tinteggiato con colori per legno ad acqua quindi
ho attaccato le varie scritte ritagliate da un foglio adesivo formato
A4 sul quale le avevo precedentemente stampate da file word, ed alla fine
ho passato sopra una mano di finitura protettiva con effeto cera che ha
formato un sottile strato trasparente.
Per il cablaggio dei circuiti di alimentazione ho utilizzato filo
elettrico di sezione adeguata mentre per quello dei circuiti di segnale
ho usato fili multi-core estratti da cavi Cat.5 , quelli per le connessioni
delle reti informatiche LAN. I potenziometri li ho avvolti con teflon
per ripararli dalla polvere (ad oggi nessun problema) e, come i commutatori-deviatori-zoccoli
portavalvole-calotte di TA e TU (esclusi i poli freddi delle prese RCA),
sono elettricamente connessi al...domopak. In ogni cablaggio la massa
è connessa all'alluminio in 1 solo punto, possibilmente vicino agli ingressi.
In un secondo momento su tutte le valvole ho aggiunto gli anelli antirisonanti.
Insulto integrato: non conto più gli upgrades che ho provato, per
circa 2 anni ha funzionato montato in un altro chassis con le PCL86 connesse
a pentodo, i filamenti in c.a., il pi-greco resistivo sull'anodica e senza
il filtro sulla rete. Attualmente la connessione è a triodo (meglio, confermo),
i filamenti sono in c.c. (ponte+condensatore+resistenza di caduta, dal
parallelo di 15Vca dei 2 TA), c'è un deviatore per includere o meno la
retroazione, il pi-greco è induttivo (reattore per neon da 40W, con 32
ohm di R continua e da circa 3H, che ha quasi del tutto eliminato un seppur
lievissimo sibilo di c.a. che si sentiva precedentemnente), c'è una R
di 'shunt' da 12ohm-5W in parallelo all'uscita (escludibile da un deviatore,
sia per proteggere i TU se inavvertitamente ci collego una sorgente e
non c'è un carico connesso sia perchè così l'impedenza vista dall'ampli
varia di pochissimo anche se si utilizzano cuffie ad alta impedenza),
il condensatore attraversato dal segnale è un polipropilene Digitex da
0,47mF-630V (rispetto a quello da 0,1mF previsto dal progetto non ho notato
però differenze sulle basse frequenze credo per i limiti intrinseci della
PCL86), i TU sono i TU17 di Novarria (prima erano di recupero, acquistati
per pochi euro ad una fiera) e per l'uscita ho montato solo la presa per
le cuffie: ogni tanto però ho nostalgia del suo suono particolare e allora
ho costruito un piccolo adattatore con un contenitore per rollini fotografici
attraverso il quale talvolta lo connetto ai diffusori.


L'insulto
Pre Linea: come già accennato rispetto al progetto ho cambiato
solo il circuito d'ingresso, implementando un 'TNT-Pressive'. Il condensatore
sul percorso del segnale è un polipropilene Audyn-Cap da 0,47mF-630V.


Il Pre linea di Savino
DAC Convertus: sul circuito del segnale successiva aggiunta dello
stadio di uscita (questo stadio migliora secondo me notevolmente il suono
del DAC), sui pin di alimentazione digitale e analogica del CS8412 ho
messo solo 1 condensatore da 0,1mf-63V come suggerito sul datasheet ma
gli induttori da 1mH li ho messi in serie alle uscite dei rispettivi alimentatori,
il condensatore di uscita è un polipropilene Digitex da 10mF-200V. L'alimentazione
è totalmente diversa da quella del progetto: ho infatti usato un TA da
18Vca-10W toroidale (recuperato da un modem) all'uscita del quale, tramite
2 ponti composti ognuno da 4 UF4007 (versione Ultrafast dell'1N4007),
ho ricavato i 2 alimentatori per i +5V digitali e analogici del CS8412
(ho utilizzato gli LM317T, con trimmer per regolazione fine). Ho poi preso
un altro TA da 12Vca-25W, sempre con gli UF4007 e l'LM317T, per la tensione
dello stadio d'uscita e per quella dei DAC (regolata con trimmer a 8,6V).



Il dac
In conclusione, l'Insulto mi ha fatto
conoscere il suono valvolare al quale non ero abituato (avevo da parecchi
anni pre e finale DIY realizzati con vecchi moduli ibridi della inglese
I.L.P., oggi Plitron) e mi è quindi venuta voglia di ricercare qualcosa
che riproducesse quanto inciso su CD (o vinile, ma ascolto molto di più
i CD) il più naturalmente e trasparentemente possibile: lungi dal pensare
di essere giunto alla meta, ho comunque fatto passi da gigante. A prescindere
dalla sorgente selezionata l'impianto suona davvero "pulito",
la scena acustica è ben riprodotta e focalizzata un pò con tutti i generi
ed anche dal punto di vista elettrico nessun fruscio o sibili strani in
sottofondo. Tengo acceso l'impianto per ore ed ore e non provo alcuna
fatica d'ascolto.
Per i diffusori allego le due righe trasmesse a suo tempo alla Ciare per
il concorso, le 15 foto annesse però non posso trasmetterle elettronicamente,
ne posso inviare solo un paio fatte precedentemente (all'interno è visibile
la lana di vetro che successivamente ho sostituito con poliuretano espanso).
Grazie per l'attenzione e la...pazienza.
Ciao.
sandro.savino@telecomitalia.it



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