Prefazione:
Ecco un altro prodotto di questa famosa
ditta di Monsummano , prodotto di entrata della linea top , la serie
Maestro , questo e il più piccolo della serie .
Chiamarlo piccolo e molto riduttivo ,
infatti le dimensioni , la costruzione senza compromessi , la qualità
sonora dell'oggetto ne fanno un prodotto "definitivo".
Per tutti quelli che vogliono conoscere
meglio questa azienda, vi consiglio di cliccare nella foto qui
a fianco , troverete un interessante articolo sulla visita che ho
fatto.
Questo integrato rispecchia in pieno la
filosofia aziendale , superbo desing ( e per questo ,dobbiamo
ringraziare l'amico
Roberto Martini che disegna le linee A.A.) pochi fronzoli e molta
qualità. |

Visita azienda A.A. |
Come e
fatto:
La costruzione e nel perfetto stile moderno
, grossi spessori in alluminio anodizzato, ma con l'aggiunta ,della classe
italiana per il disegno delle forme.
Va subito detto che A.A. ha scelto un unico
colore di produzione che e il color argento e per semplicità di produzione
e di magazzino ha dovuto rinunciare al secondo colore , che era a
disposizione del cliente nelle vecchie serie , il colore nero.
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Alcune
righe mandate da Audio Analogue
Gli amplificatori integrati Audio Analogue sono oggetti famosi
per il loro suono e per le soluzioni estetiche che li vestono.
Il merito del successo del Primo70 delle varie incarnazioni del Puccini e dei
Maestro sta in un suono estremamente curato:
1) 1 da un lato si vuole comunicare il piacere che il suono trasmette ad ognuno
di noi (sounpleasure recita il motto dell’azienda toscana), rilassatezza ma
anche interesse, sorpresa e comunicazione,
2) 2 dall’altro si vuole raggiungere quella completezza del messaggio sonoro che
distingue un prodotto HIFI da uno HIEND, nello specifico
a) si ottimizzano le varie componenti progettuali per raffinare la grana del
suono riprodotto, questa agevola la percezione dei suoni più minuti e la
disposizione ambientale delle sorgenti virtuali dei suoni il palcoscenico
insomma.
b) si presta molta attenzione alla risposta in frequenza dell’oggetto,
equilibrio tra le alte le medie e le basse frequenze.
c) ogni nota deve fluire il più naturalmente possibile, senza grana, pesantezza
o squilibrio.
Negli stadi phono per esempio si
ottimizza con attenzione la risposta per un suono mai stancante cercando
l’equilibrio tra brio e pacatezza con una curva forse lievemente calda nelle
basse frequenze e estesa dolcemente verso le alte: la gamma c’è tutta e
anche di più ma con attenzione alle asprezze che dopo 2 ore di ascolto
finiscono solo per stancare.
Le diverse proposte di amplificazione integrata di Audio Analogue si
differenziano proprio per la possibilità di ascoltare tali prodotti secondo
diversi punti di vista: il piacere fluido e rilassato e la raffinatezza
dell’emissione, a tali meriti va aggiunta la possibilità di sostenere
carichi difficili nel pilotare diffusori di diversa specie e tipo. |
Carlo ci
racconta del suo impianto |
Il circuito: solo preamplificazione attiva, non come fanno Primare, Audiogram e
molti altri che dotano un ampli integrato di un finale e un attenuatore. Le
scelte del percorso del segnale sono peculiari nella riuscita del suono e spesso
la loro estremizzazione è possibile grazie alla scelta dei componenti.
I componenti e la loro scelta sono dopo l’ideazione del circuito essenziali.

Il
Maestro integrato |
Nella serie Maestro ci sono i migliori
componenti che in Assoluto si possono trovare a livello industriale,
guardate l’interno di un Audio Research o di Classé, nelle apparecchiature
top si trovano le stesse componeneti che sono nel Maestro 70! I
trasformatori sono disegnati appositamente per Aanalogue. |
A queste caratteristiche sonore deve corrispondere una vesta estetica adeguata:
Il senso delle scelte modulari della nuova generazione di apparecchi Audio
Analogue è quella di fornire un family style all’azienda, di trattare il cliente
che acquista l’impiantino da 2000€ e quello che lo acquista da 40000€ con lo
stesso rispetto, l’alluminio lavorato, i tasti d’acciaio sono della medesima
qualità, quello che si paga è la qualità intrinseca dell’oggetto è una scelta
democratica, e di educazione.
Quando si tocca si guarda un apparecchio Aanalogue si nota la raffinatezza dei
materiali e delle lavorazioni ma si deve anche poter pensare che ha un aspetto
sobrio essenziale integrabile facilmente in diversi ambienti e in qualche modo
professionale.
Una peculiarità degli apparecchi Audio
Analogue è la difficoltà di trovarli nel reparto usato dei negozi, se questo
accade è per il passaggio ad un oggetto superiore spesso della stessa Audio
Analogue.
Per tanto tempo Audio Analogue è stata sinonimo di entry level.
In effetti quello che fa un apparecchio AA è educare al suono. E alla musica.
All’inizio lo lterni ad altri poi lo preferisci per un mucchio di piccoli motivi
che non sai dire ma che ti rendono il piacere del suono.
Delle recensioni italiane ed estere mi pare che sia bene ricordare quella
entusiasta e travolgente di Ken Kessler (un mito dell’audiogiornalismo) che su
HiFiNews parla di Maestro 70 Audio Analogue come dell’Alfa Romeo dell’audio,
prestazioni estreme ad un prezzo molto concorrenziale.
Basso rotondo e veloce e alte definite per un soundstage profondo e realistico.
Sempre del Maestro 70 Jean Hiraga (!!!) su Revue du son lo raccomanda senza
riserva per la qualità eccellente della costruzione e del suono dotato di una
trasparenza del segnale fuori dall’ordinario.
Per il Puccini la recensione di HiFiWorld, suono rifinito e coerente, la scelta
automatica per chi pensa a questa fascia di prezzo e il recensore si domanda
perché sol a Dicembre 2004 ha potuto fare la recensione di quello che poteva
altrimenti essere il prodotto dell’anno!
|
Alessandro
ci commenta il Maestro 70 e il lettore Maestro

Allora
Davide, volevo aspettare di avere i nuovo cavi di potenza, ma visto che si và
per le lunghe,ti mando adesso le mie impressioni di questa accoppiata MAESTRO
CD 24/192 + MAESTRO SETTANTA della AUDIO ANALOGUE.
Premetto
che non sono un esperto di recensioni,ma cercherò di esprimermi al meglio.
Utilizzo
questa accoppiata con diffusori B&W NAUTILUS 805 SIGNATURE, Cavo di segnale
B.C.D. BLU e Cavi di potenza SOMMERCABLE 4mm Silver acquistati da te qualche
giorno fà.
Si
presentano imponenti e molto "seri" con un frontale massiccio in alluminio
spazzolato che và da circa 1,5cm a circa 3 della parte cantrale,il resto del
telaio è tutto in alluminio molto solido di circa 3mm di spessore.
Il
telecomando in ottone cromato piuttosto pesante ed elegante.
Il CD ha
anche uscite bilanciate, l'integrato ha l'ingresso phono mm ed mc, ed è
possibile usare uno dei rimanenti 4 ingressi linea, per bypassare il pre, ed
utilizzare gli stadi finali in impianti audio/video, come ho fatto io.
questi due
secondo me suonano eccezionalmente bene, una musicalità che non avevo mai
riscontrato prima d'ora in altre elettroniche anche di costo assai più alto.
Appena
accesi, non mi piacevano, avevano un suono "insipido", tanto che ho fermato
subito il cd ed ho aspettato una mezzora prima di riprendere l'ascolto che a
questo punto è risultato completamente diverso, caldo, dettagliato, (si sente
anche la mano che scorre sulle corde della chitarra o il respiro del
cantante)con voci che sembra di avere il cantante li nella stanza insieme a
te, bassi pieni,frenati caldi, come le alte frequenze, che pur avendo un
dettaglio eccezionale, sono anche morbide ed aggraziate.
Insomma, per definire il suono di questi due italiani, direi:
Liquido,
arioso,caldo,dettagliato e corposo.
Pensa che
da quando li ho, non faccio altro che ascoltare musica, andando a riprendere
tutta la mia collezione di cd ed anche di vinile, perchè secondo me anche la
sezione phono del MAESTRO SETTANTA è "TANTA ROBA",in fatto di dinamica e di
tutti gli altri aggettivi di cui sopra.
Insomma due
apparecchi che vale la pena di ascoltare e godere.
E' per
questo che vorrei migliorare ancora il mio impianto magari con dei cavi di
potenza ancora superiori a quelli che ho, ma di questo ne parliamo in altra
sede.
In allegato ti mando le
foto del mio impianto.

Scusate un pò di pubblicità ai miei cavi
Ciao Davide, mi sono
arrivati i cavi
SILVER RAINCOAT e devo dire che avevi ragione, sono proprio NOTEVOLI,
nell'aspetto, ma più importante lo sono all'ascolto, veramente
eccezionali, almeno per il mio udito, il suono è ancora più "DORATO" di
quello che era già con gli altri tuoi cavi
SOMMERCABLE argentati. Con questi il mio impianto ha acquistato
notevolmente in immagine, dettaglio,profondità,gamma bassa
controllatissima, voci ancora più presenti, ed acuti che non ti
dico........FAVOLOSI!!! Non mi stacco più dal mio impianto........Peccato
si debba anche lavorare!? |
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Il commento
di Luca

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Il commento
di Luca A.
Che dire
sono ancora sotto shock ...
In meglio o
peggio ancora lo debbo capire e mi pare troppo troppo presto dopo un mezzora
di ascolto vario.
Certo che la differenza con il mio vecchio Onkyo è veramente notevole, come
marcata è la differenza con il locale dove avevo ascoltato un AA Maestro 70.
Così di primo acchito posso sicuramente dire che il suono è veramente molto
limpido e molto piu "3D" (se mi consentite il termine) rispetto al vecchio
Onkyo.
Non so come dire, ma è come essersi tolti dell'ovatta dalle orecchie, ecco
questo descrive bene la mia impressione.
E devo dire che già con il cambio diffusori un paio di mesi fa quando collegai
le ProAct Studio 100 i primi ascolti furono a dir poco disarmanti ma poi con
il passsare delle ore di ascolto il suono è andato sempre meglio
e già all'ora mi
era parso come se il suono, con i nuovi diffusori ne risultasse più "pulito".
Una cosa che notato sono le frequenze basse, con l'Onkyo erano molto presenti
tanto che ho dovuto mettere dei disaccoppiatori trà i dissufori ed il mobile
su cui sono poggiate, ora la presenza delle frequenze basse non è più così
"invasiva" come prima quindi farò anche delle prove togliendo piedini morbidi
ai diffusori, una prova sicuramente da fare penso io
![]()
Per quanto riguarda la costruzione dell'ampli, be disarmante la spettacolarità
delle rifiniture, il display molto bello, le boccole sul retro formidabili
![]() ![]() il
telecomando poi è una vera e propria opera d'arte
![]() ![]()
in più è presente un bel cavo di alimentazione.
Vedremo nei prossimi giorni di ascolto quali saranno le mie impressioni
Grazie ancora per tutto.
luca.anelli@pirelli.com
Aggiornamento Luca:
E' vero il primo ascolto mi aveva lascito un pò
disarmato "freddino questo nuovo ampli, eppure dicevano che gli AA hanno un
suono caldo ...", questo è quello che avevo pensato ... TUTTO SBAGLIATO
E' si perchè, come il grande Davide (grazie ancora di tutto) mi ha segnalato,
AudioAnalogue suggerisce almeno 200 ore di rodaggio prima che il Maestro
sfoggi al 100% tutto quello di cui è capace.
E così è !
Già dopo 24 ore il suono "freddino" che avevo ascoltato al primo ascolto era
tottalmente scomparso lsciando intravedere ciò di cui questo amplificatore è
capace.
In due parole : potenza e grazia
Potenza sufficiente a pilotare ciò che si vuole, le mie ProAc Studio 100 sono
pilotate in modo impareggiabile, medio alti fantastici, voci limpidissime e
molto dettagliate, bassi presenti ma controllati il giusto mai invesivi o
troppo "pesanti", e tutto questo utilizzandole (purtroppo) in posizione non
consona per un corretto ascolto (sopra ad un mobile
)
I disaccopiatori, che dopo il primo ascolto avevo quasi pensato di togliere,
sono ancora li sotto i diffusori e penso che da li non si sposteranno.
Il suono ha guadagnato moltissimo in presenza e spazialità, sinceramente non
avevo mai "provato" un suono del genere, ma purtroppo fino ad oggi ho sempre
puntato su integrati mande in Japan, anche di una certa qualità , ma di certo
non paragonabili a questo gioiellino.
Lo stadio Phono è più che buono (almeno per le mie esigenze), molti lo
criticano ma paragonandolo a prodotti specifici dal costo molto elevato, per
me che provengo da un PrePhono così e così la differenza in meglio si è
sentita ed anche molto, e il mio antiquato piatto Onkyo pare essere rinato
(anche se ormai agonizzante ha poche speranze).
Della costruzione, come segnalato da molti, nulla da dire, il case è possente
e rifinito benissimo, i connettori sul retro sono a livelli altissimi, il
piccolo telecomando (ma con tutto ciò che serve) è un piccolo capolavoro, il
tutto fornito con un bel cavo di alimentazione (sempre distribuito da AA) a 4
schermature di dimensioni molto generose.
Che dire ora a 48 ore dal "primo suono" sono soddisfattisimo dell'acquisto e
penso che non mi stancherò facilmento di qusto spettacolare amplificatore.
GLi unici appunti che mi sento di fare, ma che non sminuiscono assolutamente
il mio guidizio più che positivo di questo amplificatore di casa Audio
Analogue, sono le istruzioni, molto chiare ma le avrei preferite con qualche
suggerimento in più a riguardo dei tempi di rodaggio, il raggio di
fuzionamento del telefonado (penso sia la posizione del ricevitore sul corpo
dell'amplificatore) non molto ampio, ed infine la luce blu che indica lo stato
di standby, a dir poco accecante
Ringrazio ancora Davide Sbisà per l'aiuto e la disponibilità datami anche nel
mese di Agosto mentre era in ferie !
Luca
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