20 anni di Audio Analogue, 20 anni di Puccini, le due cose vanno di pari
passo... il Puccini, primo amplificatore e primo prodotto Audio Analogue e
assoluta e pietra miliare dell'alta fedeltà audio.
Un piccolo amplificatore integrato nato nel 1995 con l'intento di rendere
piacevole l'ascolto della musica, concepito in tempi lontani, quando la
tecnologia veniva messa in secondo piano rispetto al piacere d'ascolto.
Nei 20 anni a seguire Audio Analogue non è mai venuta meno a questa
filosofia ma i tempi sono cambiati, ecco perché per il ventennale abbiamo
deciso di riproporre un Puccini che rientrasse perfettamente nei canoni
Audio Analogue ma che al tempo stesso avesse caratteristiche tecniche ed
affidabilità senza compromessi, conformi a quello che il tempo in cui
viviamo ci chiede.
Il sogno era quello di creare il miglior Puccini di sempre, un prodotto
che segnasse anche una svolta nella storia di Audio Analogue e tracciasse
la strada per quelli che saranno i prodotti dell'avvenire, creati con
l'intento di dare il massimo in termini di prestazioni sonore, ma che
siano anche tecnicamente molto avanzati. Prodotti che conserveranno
un'altra tradizione di Audio Analogue, l'altissimo rapporto
qualità/prezzo, ma che al tempo stesso non scenderanno a compromessi
quindi ogni loro caratteristica o funzionalità sarà il massimo che si
potrà ottenere dalla tipologia di prodotto. Ogni prodotto sarà pensato e
realizzato esattamente per quello che deve fare, splendidamente
minimalista e mirato all'obbiettivo di ottenere il massimo.
Questa è sicuramente un'impresa ardua e per dare inizio a questo nuovo
ciclo serviva qualcosa di unico ed ecco che si è vista consolidarsi
un'idea nata nei laboratori Airtech: realizzare un amplificatore integrato
senza controreazione globale. Dopo mesi di valutazioni e prove tecniche,
ecco consolidarsi la collaborazione con Airtech che ha interamente curato
lo sviluppo di questo amplificatore unico nel suo genere.
Ma perché fare un amplificatore senza controreazione e soprattutto perché
adottare questa filosofia e scelte tecniche su un prodotto così importante
per Audio Analogue? La risposta è molto semplice ed arriva direttamente
dall'ingegner Andrea Puccini(a volte il destino...) progettista del team
Airtech e responsabile tecnico di questo progetto: “semplicemente per
sperimentare e verificare il risultato finale. In ambito audio, non ci
sono soluzioni magiche che fanno diventare un amplificatore un grande
amplificatore, bisogna sperimentare. Questo è quello che ci siamo detti
insieme ai miei colleghi del R&D Airtech Team.
Ci siamo quindi chiesti quali fossero i veri vantaggi della controreazione
tipicamente usata in ambito audio ed abbiamo fatto una lista:
1. alza l’impedenza di ingresso;
2. abbassa l’impedenza di uscita;
3. stabilizza il guadagno;
4. riduce i disturbi dell’alimentazione;
5. abbassa la distorsione anche fino a livelli quasi non misurabili;
6. stabilizza il punto di lavoro.
Bisogna proprio dire che da un punto di vista strumentale fa un gran
lavoro... ma strettamente parlando di audio si può fare qualche cosa di
diverso? Vediamo ciascun punto
Alza l’impedenza di ingresso: in audio basta avere impedenze dell’ordine
di qualche decina di KOhm. Nel Puccini abbiamo usato un differenziale con
transistor ad alto guadagno ed avendo (necessariamente) una resistenza di
degenerazione piuttosto alta, l’impedenza di ingresso è più che
sufficiente. Abbassa l’impedenza di uscita: L’impedenza di uscita è un
parametro abbastanza dibattuto. Non tutti sono convinti della sua
importanza. Sono stati fatti anche amplificatori con uscita in corrente
che avevano un'impedenza molto alta. In ogni caso nel Puccini Anniversary
usando tre coppie di finali abbiamo ottenuto una resistenza di uscita di
circa 0,2 ÷ 0,3„Š (quindi un fattore di smorzamento fra 27 e 40).
Stabilizza il guadagno: Negli amplificatori con controreazione il guadagno
dipende esclusivamente dalla rete di controreazione. Questo consente di
avere una stabilità paragonabile a quella degli elementi utilizzati nella
suddetta rete. Così non è nel Puccini. L’Anniversary ha uno stadio
differenziale che converte il segnale di ingresso da tensione a corrente
usando una resistenza di degenerazione abbastanza alta da ridurre le non
linearità. Questa corrente attraversa un “folded cascode” (quindi di fatto
ha un unico stadio di
guadagno...) che la riconverte in tensione attraverso un’altra resistenza.
Le resistenze sono ovviamente stabili ma la corrente nel tempo può
cambiare leggermente. Questo comporta un lento cambiamento del guadagno
nel tempo di circa il 5÷10% in qualche ora poi si stabilizza. Il
cambiamento di volume legato ai livelli di registrazione dei brani
musicali è molto più significativo...
Riduce i disturbi dell’alimentazione: Questa è una qualità importante dei
sistemi controreazionati.
Qualsiasi sorgente di disturbo che non sia presente sull’ingresso viene
più o meno attenuata. Per ottenere lo stesso risultato senza
controreazione è necessario curare l’alimentazione ed in particolar modo
il layout in modo da non risentire dei flussi magnetici dispersi dal
trasformatore (che quindi deve essere un toroidale molto ben fatto).
Abbassa la distorsione anche fino a livelli quasi non misurabili: Questa è
la qualità sulla quale si punta di più. La controreazione funziona molto
bene da questo punto di vista se l’amplificatore è ben progettato (come
mediamente accade). La nostra domanda è stata... ma questo è realmente
necessario? Indagando in giro abbiamo visto che da studi fatti, un uomo,
in caso di toni puri con armoniche di ordine basso, è in grado di
percepire soltanto valori sopra a qualche punto percentuale. Con armoniche
di ordine superiore alcuni riescono a sentire fino allo 0,5% con
difficoltà... Il Puccini Anniversary a 50W su 8„Š si tiene intorno allo
0,3%
e risale allo 0,8% a 20kHz. E’ sufficiente? Secondo noi sì poi ognuno di
voi darà il proprio giudizio.
Stabilizza il punto di lavoro: Questo secondo noi è la cosa più importante
ed inderogabile. Per questo motivo abbiamo inserito un DC Servo (quindi
una controreazione!!!) che lavora fra la continua e 0,02Hz. A 20Hz
l’uscita del servo è praticamente ferma quindi tutta la controreazione
agisce fuori dalla banda audio. Molti amplificatori fanno uso del DC servo
e, a nostro parere, la sua presenza non è avvertibile.
Detto ciò possiamo dire che la controreazione è il male assoluto?
Assolutamente no, la controreazione va bene anzi benissimo, ma, nel caso
dell’audio, si può vivere anche senza. Ovviamente stiamo parlando di
controreazione globale. La controreazione locale c’è e non è eliminabile.
Può sicuramente essere ridotta al minimo ma c’è e sinceramente, a nostro
avviso, fa anche molto bene.
Alla fine dei conti, essere senza controreazione ha qualche vantaggio? A
nostro parere l’amplificatore senza controreazione è meno sensibile al
tipo di carico che pilota. Infatti, a parte il coefficiente di smorzamento
più basso, su carichi reattivi ha un comportamento molto più tranquillo.
Non ha tendenza ad oscillare, non fa picchi di risonanza ad alta frequenza
(infatti nel Puccini Anniversary non c’è nessuna rete di Zobel) non satura
mai gli stadi di ingresso ed ha i due ingressi del differenziale liberi
per essere usati in modalità bilanciata senza dover far passare il segnale
attraverso degli operazionali.
Ma come suona... questo non sta a noi dirlo, ascoltatelo e dateci il
vostro feedback (c’è sempre il feedback di mezzo...).
Queste sono quindi le ragioni per cui abbiamo intrapreso la difficile
scelta di disegnare un amplificatore senza controreazione globale ed alla
fine, a nostro avviso, sì è dimostrata un scelta vincente”.
Facendo una breve descrizione tecnica e funzionale del Puccini
Anniversary, oltre a quanto già detto sopra, possiamo aggiungere che
l'apparecchio si presenta molto compatto e ben dimensionato sia
esternamente che internamente. Il cabinet in metallo pesante è chiuso
frontalmente da un pannello in alluminio spazzolato dallo spessore di ben
14mm ed i comandi principali, oltre che al telecomando, sono affidati alla
manopola centrale incassata che ha anche una funzione push per
l'accensione, lo spegnimento e la selezione degli ingressi. La forma ed il
posizionamento della manopola sono state così concepite in modo da avere
una superficie frontale più pulita e lineare possibile. La manopola attiva
un encoder che a sua volta dialoga con i ben quattro potenziometri
digitali Analog Devices di alta precisione(due per canale). Il volume può
variare seguendo una di quattro curve possibili, selezionabili in base
alla sensibilità dei diffusori. L'indicazioni sia sul livello di volume,
che per l'ingresso selezionato, avviene grazie agli eleganti LED bianchi
posizionati dietro al frontale. La luminosità di questi LED può essere
regolata su due livello oppure possono essere tenuti spenti.
Per gli ingressi sono stati scelti connettori RCA dorati di alta qualità
con isolamento in Teflon, saldati direttamente alla scheda ingressi e
l'attivazione degli stessi avviene tramite relè di segnale.
Tutti gli stadi dell'amplificatore sono su schede indipendenti. I circuiti
stampati, hanno piste in rame dorato e di spessore doppio rispetto a
produzioni standard, in modo da aumentare la conducibilità elettrica.
La circuitazione è completamente dual-mono. Il trasformatore, ha una
potenza di 700VA ed insieme alle sei coppie di transistor
On-Semiconductor(tre per canale) permette al Puccini Anniversary di
raggiungere una potenza di uscita di 80W su 8Ohm di impedenza, che può
arrivare ad oltre 300W su un'impedenza di 2Ohm, rendendo quindi il Puccini
Anniversary un amplificatore valido per pilotare egregiamente anche
carichi molto difficili. Tutti i cablaggi interni sono realizzati con
conduttori in purissimo rame solido 7N OCC e insieme alla scelta di
resistenze a norme militari, condensatori in polipropilene audiograde,
connettori di uscita dorati in rame ed una serie di altre soluzioni alle
quali, principalmente Claudio Bertini, patron di Airtech e responsabile
per il fine-tuning sonoro è arrivato dopo lunghissime sessioni di test
eseguite principalmente in sala d'ascolto.
Dopo questo lungo e difficile percorso, oggi possiamo affermare e
confermare con grande orgoglio, che il Puccini Anniversary è il miglior
Puccini di sempre.
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Intergato veramente musicale arioso , ottimo
basso ..... da ascoltare assolutamente !!!
https://www.monoandstereo.com/2018/01/audio-analogue-puccini-anniversary.html
Il commento di Michele
Ciao Davide,
ti invio una personale recensione dell' ampli che ho acquistato da te ad
ottobre.
La prima cosa che mi ha colpito è stato l'ascolto a bassi volumi: una
quantità di dettagli che con il vecchio ampli non avevo. La seconda: che
alzando il volume di uno step alla volta, vieni assalito dallo
sconforto......di vivere in un appartamento!
I miei ascolti partono sempre così: un riscaldamento dell' ampli a volumi
moderati per poi aumentare poco alla volta, e devo dire che salendo,
la musica prende spessore, gli strumenti acquistano materia, la voce si
staglia nel mezzo e tutto suona a meraviglia. I diffusori tirano fuori dei
muscoli che sembravano non avere. Le alte frequenze hanno la giusta
evidenza, le basse sono vigorose, ma non ingombranti. Non c'è quell'
effetto loudness che ho riscontrato su altri apparecchi, dove a volte i
bassi sporcano la resa complessiva della musica. Con l' AA sembra che
tutto sia ben calibrato e riprodotto quasi singolarmente, frequenza per
frequenza, per poi unirsi in una scena sonora amalgamata e completa. Non
avverto ruvidita' , né fatica di ascolto. Durante la riproduzione di cd
ben registrati sorge spontaneo un sorriso di compiacimento e ti viene
voglia di riascoltare lo stesso disco, magari a volume leggermente più
sostenuto. Bello davvero.
La separazione dei canali è notevole, così come il dettaglio, raffinato e
molto pulito. I bassi sono ben riprodotti e ben presenti, l' ampli non si
tira mai indietro. E la voce è lì, come se il cantante fosse seduto su di
uno sgabello posto in mezzo ai diffusori.
Sono molto contento dell' acquisto. Cercavo un apparecchio che si
distinguesse per qualità di riproduzione, ma anche di costruzione: 15 kg
circa di metallo e semiconduttori, un toroidale da 700 watt, dei bei
connettori realizzati a regola, un ordine interno maniacale, la cura dei
dettagli, ...e tutto il resto, telecomando in alluminio compreso. Mi piace
che tutto sia finalizzato all' esclusiva amplificazione del segnale, senza
altri gadget per me inutili. Il fatto che sia italiano è una soddisfazione
in più.
Per completezza: l' ampli è collegato ad una coppia di Mordaunt Short
Mezzo 8 e ad un' Exposure 2010S, cavi Nordost. La musica che ascolto:
Norah Jones, Melody Gardot, Jack Johnson, Morcheeba, George Michael, Eric
Clapton, .....
Ringrazio Davide per l' ottimo prezzo con cui mi ha venduto il Puccini
Anniversary. Mi ha permesso di comprare un pezzo che personalmente
ritenevo fuori budget e che spero mi accompagni per i prossimi 20 anni.
Un caro saluto,
Grando Michele.
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