
Il 3120 Originale
NAD XXI century
Non lo sapevo! Giuro che non lo
sapevo cosa fosse l’alta fedelta’. Una fissazione?
Un’esagerazione? Roba per chi non sa’ come spendere i soldi e via
dicendo…Io "dall’alto della mia non indifferente collezione di
vinili e cd" proprio non sapevo.
Avevo usato la stessa identica
supponenza di certi audiofili tronfi ed azzimati che frequentano
fiere e riviste, per poi conoscere tre dico tre dischi, quelli
iper costosi stampati in 5 copie da 700 gr. l’uno dei quali 4 in
mano all’editore .Io avevo fatto lo stesso, ma dall’altra sponda
dell’immenso mare della presunzione.
Ah! Dannata ignoranza… .
Ho un amico, Antonio, che si
diletta con l’autocostruzione di casse, ed un pomeriggio mi dice
"…prendi su’ queste, le sto per consegnare ad cliente, ma vorrei
tu le ascoltassi, così per farti un’idea." Non so’neanche io
perché l’abbia fatto contento, in genere sono un po’ restio a
queste cose, ma tant’è. Vado a casa, portando in studio una sola
cassa, due vie basso reflex, pesantissima, sembrava di piombo.

il Nad originale aperto
Io dal mio modestissimo impianto
Technichs anni 80’ "..perché tanto gli impianti cosa vuoi suonino
mai cosi’ differenti l’uno dall’altro…attacco una cassa e l’altra
lascio la vecchia…. Accendo tutto ed esco dalla stanza per andare
in bagno.
Avevo messo su la traccia "Mean
heart" di Jon Spencer Blues Explosion album "Plastic Fang". Ha un
intro molto cruda, con una chitarra acustica rockeggiante su un
canale e la voce bassa e cupa del cantante sull’altro.
Cazzo! Ero paralizzato!! Da dove
veniva tutta quella roba, tutto quell’ambiente per intenderci.
Io ero in bagno con muri e corridoi
vari, eppure Jon Spencer e Judah Bauer erano li’ seduti sul divano
del mio studio, uno con la chitarra in braccio e l’altro con un
vecchio microfono da armonica tra le mani. Ero letteralmente
incredulo, senza parole, ammutolito!!!
Andando poi piu’ vicino, mi accorgo
d’aver "un problema con un canale dell’impianto", perche’ una
cassa suona davvero forte, e l’altra è molto opaca…. .Infatti
invertendo le casse il problema….. si trascina con la cassa!!!
Erano quelle maledette casse da stupido presuntuoso che avevo -e
che non avrebbero poi suonato così differentemente da altre ben
piu’ costose- ad essere mute, o sorde o non so cosa altro diavolo
dire, semplicemente NON SUONAVANO; le altre a parità di volume
erano iperreali.
Ricordo che rimasi seduto sul
divano per un’ora a rimuginare su quello che mi ero perso fino ad
allora, al fatto che pur possedendo qualche migliaio fra vinili e
cd, piu’della meta’ delle informazioni contenute in quei dischi,
io, non le avevo mai sentite. E se avessi cambiato anche
l’amplificatore cosa sarebbe successo? Magari anche il giradischi
o il lettore cd avrebbero fatto la differenza…seeee… il lettore
cd…, stai a vedere che….
Allora decisi di andare a fondo, e
l’occasione mi fu’ data dallo stesso amico che invece audiofilo è
sempre stato….lui, il maledetto…
Un pomeriggio sempre Antonio mi
dice"..dai vieni a casa mia che ti faccio ascoltare qualcosa…".
Lavoriamo nello stesso posto, ma
abitiamo lontano l’uno dall’altro, per cui non avevo mai avuto
occasione di… .beh, mi fa’ sedere su un divano strategicamente
posizionato ed accende tutto il suo armamentario…risultato, la mia
mascella che cade e richiede giorni di riadattamento per cercare
di riportarsi su…. Schifato torno a casa e la mattina seguente
impacchetto tutto quello che fin ora avevo chiamato impianto
stereo e lo porto in cantina, punito e segregato per aver commesso
il reato di falsa riproduzione stereofonica in maniera reiterata
ed a scopo delinquenziale. Passarono settimane nelle quali meditai
cosa fare…cominciai così ad avvicinarmi ai forum, a "TNT" etc… Lo
scopo era poter comprare qualcosa che mi avvicinasse almeno un po’
a quella sensazione di stupore che avevo provato di fronte a
quell’impianto, come l’eroinomane che insegue a vita la "botta"
provata col primo buco".
La recensione del NAD 3020 di Lucio
Cadeddu mi porto’a partecipare a qualche accanita asta su e bay,
fino a procurarmi un 3120 in Scozia, pensando di dargli una veloce
ripulita ed attaccarlo al mio impianto in evoluzione.
….E con un Nad di venti anni fa’ tu
vuoi parlare di hi fi!!!?

La basetta originale smontata
Beh, ecco come è andata … .
L’ampli arrivo’ in discrete
condizioni, ma la cosa piu’ fastidiosa fu la constatazione che un
angolo del frontale in plastica nera era rimasto danneggiato in
seguito al trasporto. Decisi di portarlo con me dove lavoro e
tentare un riparazione quantomeno semiprofessionale, anche se la
plastica non da’ molto spazio ad aggiustamenti senza "cicatrici".
Per fare questo decido di servirmi del mio amico Frank, un tecnico
militare che definire "genio gettato alle ortiche" sarebbe un
eufemismo, ma si sa’ la vita serve le carte della partita che
giochiamo per cui ognuno fa quello che puo’ con le carte che ha in
mano …ed il fegato disponibile soprattutto caro Frank!"
"…Ah, questo sarebbe il NAD…!!!…eee
… dov’è l’alta fedeltà qui?..no dico,così lo so anche io…" e giu’
mazzate sul genere, che potete immaginare, mi riempivano di
"orgoglio". " Frank, devi solo trovare il sistema di incollare in
maniera decente questo angolino rotto del frontale per…" "Si, si,
lascialo qui’ poi vediamo…" intanto segretamente pensavo di
chiedergli di cambiare i condensatori come su alcuni siti
consigliano e come Fidele Audio fa’.
IL giorno dopo, lo vedo armeggiare
come al suo solito quando tenta di capire cosa ha sotto mano.
"…senti, ma ‘sto coso, lo vogliamo
far diventare veramente un amplificatore o vuoi che rimanga un
immagazzinatore di polvere ?!" " …Ascolta Frank lascia stare
l’ironia ed incolla ‘sto frontale!" "..e che lo chiami frontale
quel pezzo di plastica?, e poi, alta fedelta,’ col frontale in
plastica… dove dici che lo vendono questo? E a quanto?..no, così
io non ci vado!" insomma, lui generalmente fa’ così, comincia col
massacrarti qualsiasi cosa tu gli porti smontandoti completamente,
di buono c’è che poi in genere non puoi andare piu’ in fondo, si’,
stai gia’ razzolando nel lercio fondale del barile.
E via un altro paio di giorni col
vecchio NAD buttato li’ su un tavolaccio, insieme a televisori
squartati e fotocopiatrici in agonia.
Il lunedi’ mi chiama e mi dice"…io
quel coso li’ lo opero, ma facciamo quello che dico io oppure
portalo al mugnaio!"
...il fatto è che il mugnaio da
casa mia lo vedo solo sul presepe ed una volta l’anno, per cui
decisi per l’intervento chirurgico, ma vai a sapere che lui
intendeva qualcosa di memoria Barnardiana…(si quello delle
operazioni a cuore aperto, proprio lui!).

Il 3120 modificato da Roberto
Il delirio ed il mio terrore, per
come sarebbe andata a finire duro’ mesi.
Partiamo ora dalle modifiche
suddividendo per settori:
-
Alimentazione:
l’alimentatore è stato riposizionato per consentire
l’inserimento della presa a vaschetta con filtro di rete. Il
selettore 4/8 ohm spostato in posizione favorevole al contesto e
non piu’ visibile all’esterno. Il raddrizzatore e lo stadio
filtri sono ora collocati nel nuovo circuito stampato,
appositamente disegnato e posizionato nelle immediate vicinanze
del trasformatore di alimentazione, con annessi il nuovo
circuito anti bump a relè e l’alimentatore per lo stadiofono.
-
La rumorosità di fondo
dell’apparechio è stata praticamente azzerata, grazie all’
eliminazione pressochè totale degli attraversamenti interni di
fili conduttori corrente AC, dove gli inglesi all’epoca sembra
si dilettassero… .
-
Ricappatura totale
dell’apparecchio. A questo scopo non è stato possibile usare
capacità specifiche per uso audio alto livello, quali propilene,
policarbonato, per questioni di valori ed ingombri elevati, ci
si è quindi orientati sull’utilizzo di ELNA elettrolitici non
polarizzati ed in molti altri casi su capacità al tantalio( da
morire dal ridere quando ho chiesto sta’ roba al tantalio, da
GBC…la faccia del commesso era fra lo stordito ed il " adesso
salto il bancone e ti do un calcio in culo, impari a rompere i
maroni alla gente che lavora….tantalio…magari adesso siamo anche
sull’Enterprise, chiedili a mister Spock no?!!!"), tutto nel
rispetto dei valori.
-
Stampato: per cio’ che
riguarda l’alimentazione dello stadio finale, è stato mantenuto
lo stesso ponte raddrizzatore, ma sono stati aggiunti (e non
sostituiti) 4 condensatori(2 per ramo) da 4700 microfarad-50
volts. Nello stesso circuito è stato mantenuta l’opzione 4/8 ohm
come da progetto, ma nelle immediate vicinanze del trasformatore
per evitare tutto quel vai e vieni di cavi all’interno del
circuito. Sullo stesso circuito di alimentazione
stadiofono+stadiolinea, c’è un piccolo ponte raddrizzatore, per
ottenere caratteristiche superiori di alimentazioni; si è optato
per diodi ULTRAFAST e capacità maggiori di filtraggio.
-
Anti-bump: quello
installato è ora un classico relè ritardato, è stato impiegato
il noto timer 555 con la prerogativa di avere 2 resistenze
connesse ai contatti a riposo del relè, per fare in modo che il
finale in ogni condizione, veda sempre un carico e consentire
rilievi strumentali e tarature senza rischiare nulla anche con
ampli acceso e casse collegate; tutto a mezzo di un piccolo
switch in loco. L’alimentazione per questo circuito è stata
ricavata adottando i + 40 volts destinati ai preamplificatori,
regolati dapprima con 1 regolatore integrato 78/12 che asserve
il circuito timer, in seguito con un 7806 che asserve
direttamente 2 led blu ad alta luminosità in luogo della spia di
accensione, posizionati dietro alla nuova manopola del volume.
Entrambi dotati di un piccolo radiatore
-
Particolari e comandi eliminati: sono stati eliminati del tutto la presa cuffia, circuiti Loudness,
mono-stereo, i comandi selezione sorgente a tasti, sostituiti
con uno rotativo comandato per mezzo di un astina in acciaio
proveniente da un fax, eliminato il comando tape-monitor, il
comando volume sdoppiato, sostituito con uno singolo tipo ALP,
eliminato il balance, eliminati dal circuito alcuni componenti
perché ritenuti influenti sul segnale, tipo i 2 FET Q 509-510 e
relativi circuiti di alimentazione.
-
Estetica: il frontale in
plastica originale è stato sostituito con uno in alluminio di
diversa fattura, manopole volume e sorgente ricavate al tornio,
in alluminio, l’interruttore on/off ricavato al tornio e
collegato ad un nuovo switch preso da una fotocopiatrice col
classico suono "clutch" all’inserimento. Dietro la manopolona
del volume sdono stati collocati due led blu ad alta luminosità,
che all’accensione procurano un gradevole alone azzurro intorno
al pomello.
-
IMPRESSIONI D’ASCOLTO
L’amplificatore così combinato
dista anni luce dal pur buono 3120 di origine(sebbene il mio,
ronzasse un po’..si, faccio anche il fine palato ora!).
Il rumore di fondo anche con
giradischi attivo, è inesistente, e premetto che le casse
collegate sono due Fostex 206 da me costruite come da progetto
giapponese originale(si i due bestioni con labirinto interno,
proprio quelli…) con una sensibilita’ notoriamente ultraelevata. I
bassi ci sono tutti, lunghi e corti, lenti e veloci con la gamma
consona ai larga banda(anche se il 206, tutti sanno merita un
trattamento a parte, grazie al bicono etc..).Appena acquistati(..usati
in germania, via e bay), gli altoparlanti sono stati rodati per
tre terribili settimane, in uno scantinato, col disco dei Prodigy
"Fat of the land" a tutta canna per tutta la giornata; questo per
dire che l’impianto era pronto a rivelare tutti i suoi pregi ed i
suoi difetti.(ed anche che il proprietario è malato seriamente!)

Altri dettagli
La cosa che piu’ risalta
dell’amplificazione, è la capacità di riprodurre la scena così
come è, hai davvero l’impressione di vedere Davis nel ’54 a
Newport li’davanti a te, che bisbiglia qualcosa ad Evans sul palco
del Jazz Festival, Dizzy che chiede in continuazione il risultato
del campionato mondiale di box mentre Parker fa’ il suo lavoro,
mezzo andato e con un sassofono di plastica recuperato in extremis
in un negozio di giocattoli(il suo l’aveva appena venduto per una
dose), e potrei andare avanti per ore.
Sono li’, sono tutti li’ ben
disposti sul palco che abbiano una Stratocater in mano o solo una
voce divina come la Callas. E’ velocissimo il mio Nad da far
tremare i polsi, infatti per non farmi male, quando mi siedo sul
divano per ascoltarlo, mi allaccio sempre le cinture!
L’ambiente è sempre così
nitidamente descritto ed è questa la sua forza.
È puro, Lui.
Che siano le casse o la debordante
potenza di questo piccolo gioiello, non hai problemi a sentire "Immigrant
song" dei Led Zeppelin o lo sferragliamento delle chitare di
William Reid dei Jesus and Mary Chain al volume che meritano.
Si’, lo ammetto sono di parte, cioè
dalla parte di questo benedetto giocattolo, che lentamente ha
attraversato il tempo ed i luoghi per venire fino a casa mia e
parlarmi di musica come nessuno mai aveva fatto prima.
Ed io per il folle amore che ci
lega, gli ho regalato due degni compagni, un giradischi analogico
Pro-ject rpm 4 ed un altro outsider per i dischetti piu’ piccoli(Marantz
cd 63 SE) tutto rigorosamente usato e preso su e-bay.
Credetemi, con veramente pochi
soldi si puo’ toccare il nirvana, basta non essere presuntuosi!
Roberto marzi
specialriders@tiscali.it

I due frontali a confronto
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