Tutte
le persone che sono venute alla manifestazione di Sonora 2005 lo
hanno visto ,

l'Hangar
di Andrea .. ed e stato definito in vari modi !!! tra tutti
mi e piaciuto tantissimo quella di Massimo " Portapane " ....
in effetti potrebbe essere , ma vi lascio
all'articolo di Andrea
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dicono
che il “w.a.f.” sia un fattore determinante nella vita e nelle
scelte di ogni audiofilo e audiocostruttore; effettivamente lo è,
ma anche il “h.a.f.” non è trascurabile. E’ l’insieme di questi
due fattori che mi ha spinto a migliorare esteticamente il mio
t-amp in modo da renderlo ‘presentabile’ per tenerlo nel soggiorno
di casa…ed è nato il “Triceratopo”.
Mi
sentivo appagato ma ormai il virus dell’autocostruzione alberga
latente in me e, sempre più spesso, si risveglia stimolando nuove
creazioni.
Imperativo assoluto:”mai due cose uguali” Obiettivo: “un oggetto
dal design piacevole” ….ed è nato “T-hangar”, un t-amp che ricorda
una rimessa per aerei; una via di mezzo tra un forno
scalda-brioche e un portatane della aguzzini…passando per un
soprammobile dell’ikea. Queste sono solo alcune di quelle che ho
sentito; commenti scherzosi di amici che però, mentre mi
schernivano
(in
alcuni casi mi prendevano proprio per il c...lo!) lo guardavano
con sguardo stupito e pensieroso…come dire:”muble muble…non suona
mica male….e risolverei molti problemi con mia moglie perché credo
piacerebbe anche a lei!”
passando alle cose serie, iniziamo a vedere come è nato il bestio:
ingredienti principali: un tubo di acciaio inox, due uova (in
legno) e due pezzetti di mdf impiallacciato.

per
gli scassi nel legno ho usato la fresa verticale ed il seghetto
alternativo. le due parti sono fissate tra loro mediante tre barre
filettate; nel retro del frontale ho annegato tre boccole, mentre
nella parte posteriore ho praticato tre buchi dai quali le barre
fuoriescono e vengono bloccate da tre dadi a testa cieca. La base
su cui sono fissate le parti elettroniche è in alluminio, ed è
stata fissata al semi cilindro tramite due binari saldati allo
stesso e su cui la piastra in alluminio è stata imbullonata.
Ovviamente questo E’ un pecora chassis e purtroppo non abbina al
discreto impatto estetico, un lay out pratico ed una disposizione
ottimale dei componenti. Nella precedente realizzazione, avendo
fatto l’alimentatore completamente, avevo incontrato meno
difficoltà nel disporre i componenti. Questa versione invece monta
la componentistica di un alimentatore stabilizzato ed ho dovuto
fare quindi i conti con una sistemazione obbligata; fortuna che il
t-amp è piccolino ed occupa uno spazio esiguo!
ecco il piccoletto con le zampe all’aria

la
versione delle foto non dovrebbe essere ancora quella definitiva
visto che a Sonora ho ricevuto un prezioso consiglio dall’amico
Alessandro riguardo alla finitura dell’acciaio inox.
Mi ha
fatto sapere che esiste una pasta blu per lucidarlo a specchio; è
un po’ difficile da trovare, almeno da queste parti, ma funziona e
costa poco (4 euro)…molto meno di una cromatura! Inoltre la
manopola (digitex) inizialmente non mi piaceva ma alla fine credo
che continuerà ad equipaggiare il
t.
tutto sommato non è male. …ecco una carrellata di immagini del
risultato –quasi- finale!

concludendo, questo è il risultato finale. Ringrazio tutti gli
amici del forum per la passione che anima le discussione ed i
preziosi consigli impartiti, Davide Sbisà per esistere e Gian
Ceraso, per avermi stimolato in questa impresa.
andreabertoglio@virgilio.it

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