Federico
e il suo ampli
Bartolomeo
Aloia GY50
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Prefazione:
Penso che tutti noi che amiamo l'autocostruzione abbiamo sentito
questo nome
"
Bartolomeo Aloia" ... un pioniere in questo campo, con una esperienza
e una professionalità incredibile...
Tantissime
innovazioni e tanti progetti interessantissimi ,
l'amico
Federico ha realizzato questo bell'ampli.... del famoso "Bartolomeo"
Ciao Davide, sono Federico
Ti invio le foto del mio primo ed unico Ampli autocostruito: il Bartolomeo
Aloia GY-50, che conobbi sulla rivista COSTRUIRE HI-FI.
Per averlo contattai direttamente il Sig. Aloia che mi diede varie
informazioni e che ricontattai per chiarimenti sulla sua realizzazione
(il quale vista la mia inesperienza dimostro' una buona disponibilita').
La realizazzione del kit è piuttosto semplice, a patto di avere una
minima infarinatura di elettronica di base.
Forse la parte complessa (per chi non ha i mezzi ) è il case, che
ovviamente non era previsto nel kit.
A chi dovesse interessare, credo che sia stato nuovamente reso disponibile
sul link
www.audiokit.it/ITAENG/KitElettr/ALOIA/GY50/GY50.htm
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Ah
Davide dimenticavo, l' ampli ha il volume separato per i due canali
e questo (secondo me') è l' unico difetto poichè fatico sempre a eguagliare
il volume sui due canali.
Tanto che avevo pensato di sostituire i due potenziometri con unico
regolatore di volume e con un bilancio. Ciao
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Bene Davide ti spiego:
Partiamo dalla realizzazione del telaio.
Ho acquistato una piastra in alluminio di spessore 4 mm ( a misura)
e ad un amico (il mitico Nino -il mago della meccaninca, nonche' surfista-
che lavora in officina) ho chiesto di effettuare una piega di 45°
alta 2 cm nella parte anteriore ed una alta 14 (se non ricordo male)
nella parte posteriore. I fori li ho realizzati da me.
Per i lati ho fissato due piastre spesse 2 mm.
La parte superiore invece l' ho commissionata ad un falegname, dandogli
un disegno con riportato le misure, gli scalini ecc ecc.
Il kit mi e' costato circa 1.000.000 di lire.

Il quale era composto da tutti i componenti: resistenze, condensatori,
diodi, trimmer, transistor, trasformatore, valvole e naturalmente
i circuiti stampati ( credo a norme militari ).
Oltre a tutto cio' vi erano anche i pomelli (che io ho sostituito)
per la regolazione del volume e una serie di informazioni e consigli
tecnici sulla realizzazione dell' amplificatore.
Riguardo al suono posso dire che a me piace molto, pero? ho potuto
confrontarlo solo con due apparecchi, di cui uno piuttosto vecchiotto,
ovvero un sintoampli LENCO degli anni 70 (a mio avviso "mitico"
potente e ben costruito) che manifestava dei limiti sulle alte frequenze.
L' altro era un Musical Fidelity a2 che pero' ascoltai prima
di acquistare il kit e che ricordo non mi piacque sulle basse frequenze
( mancava di pressione, di forza).
Il mio impianto era pero? molto povero:
Lettore cd Sony di cui non ricordo il modello cmq un entry level da
280.000 lire nel 1993, diffusori ESB suona (un due vie da supporto
con Wf da 13cm e Tw a cupola, ben suonante) che ho tutt?ora.
Di quest? ampli sono abbastanza soddisfatto: ha un suono potente ma
allo stesso tempo delicato.
Cioè le basse frequenze sono corpose, presenti e ben frenate, le alte
sono vivaci ma in modo vellutato ( come recensione fa un po? schifo).
I diffusori pero? mi appresto a sostituirli, ne sto valutando alcuni
da pavimento.
Spero di aver esaudito la tua richiesta, salutoni Federico.

Caro Davide, visto che non hai ancora pubblicato il mio ?articolo?
inerente il GY-50 aggiungo due righe..anzi lo riscrivo cosi'
ti semplifico il lavoro..
I complimenti di rito in apertura, perché per tutti gli appassionati
ci vogliono dei siti come il tuo, tanto che avevo in mente tempo fa?
di crearne uno..
I complimenti inoltre poiché avendo acquistato un ampli da te ho potuto
godere della tua disponibilita? e gentilezza.
Di cio' che scrivo scegli tu cosa pubblicare..
Mi presento: sono Federico abito in provincia di Milano,ho poco più
di trent'anni e dall' età di 18 ho la passione dell? HI-FI (a quell'
età anche CAR HI FI ).
Dopo aver frequentato vari negozi ed esposizioni, in primis il TOP
AUDIO, iniziai ad acquistare alcune riviste del settore e a documentarmi
su tutto ciò che riguarda la riproduzione musicale.
Inizialmente acquistai un vecchio sintoampli un Lenco degli anni 70
(che a parte un limite sulle alte frequenze era veramente un ottima
macchina),
un paio di casse ESB suona con WF da 13 e TW a cupola e un lettore
cd Sony entry level.
Successivamente sulla rivista Costruire HI-FI mi piacque molto un
integrato ibrido il GY-50 di Aloia e decisi di cimentarmi (non ostante
la mia totale inesperienza) nella costruzione del Kit.
Il kit era venduto a circa Lire 1.000.000, che comprendeva 6 circuiti
integrati, tutti i componenti compreso le valvole: 2 pezzi 6922 e
4 pezzi 12AX7.

L' integrato consiste in uno stadio pilota (Totem Pole di 12AX7) e
stadio finale a stato solido.
Per il mobile bisogna provvedere da se, ed io ho dapprima acquistato
un foglio di alluminio spesso 4mm (tagliato a misura) e due pannelli
per il fronte ed il retro, poi per le pieghe gli smussi ecc. ho chiesto
una mano ad un amico fraterno nonche? genio della meccanica (infatti
lavora in officina)
il Surfista Nino che ha ottimizzato il lavoro delle parti in alluminio.
La parte in legno l?ho richiesta al falegname.
Per comporre il kit è sufficiente un saldatore (meglio vari di diversa
potenza) e un po di pazienza, nel mio caso l? ho finito in 8 mesi
circa, ma me al sono presa comoda.
Inoltre per alcune domande e indecisioni mi sono avvalso della disponibilità
del Sig. Aloia.
Rispetto al Kit io ho sostituito i pomelli che regolano il volume,
l? interruttore di accensione e ho aggiunto un selettore di ingressi..diciamo
i dettagli.. Veniamo al suono con la premessa che non sono un recensore.
Rispetto al vecchio Lenco non c'è paragone, il GY-50 ha una timbrica
più decisa dei bassi più controllati e degli alti che..
finalmente sento..
Ora ho potuto confrontarlo anche con il Korsun V6 e all? inizio devo
ammettere che ho faticato a sentire la differenza ( io ascolto a volume
moderato quindi la notevole differenza di potenza è ininfluente) ma
dopo qualche ora di rodaggio il Korsun va meglio.
Devo dire pero che le casse forse sono il maggior limite dell'
impianto quindi per confrontare correttamente gli ampli devo cambiare
i diffusori.
In ogni caso se da una parte posso essere molto soddisfatto del GY-50
autocostruito che si è avvicinato molto al Korsun, d' altra parte
mi aspettavo un pò di più da quest' ultimo, che
comunque reputo un integrato allo stato dell' arte e che mi tengo
stretto.
Vi faro? sapere come va con i nuovi diffusori..
il.fede@tiscali.it

Importante:
Progetto di Bartolomeo
Aloia Presentato su Costruire HI-FI n° 31-32-33
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