Autocostruzione        

 

Monovia con Fostex FE103E " ZIGMAHORNET" di Marco Ledro

 

 

 Di cosa si tratta

Diffusori Monovia

L'importanza di iscrivervi alla newsletter

Chi lo ha costruito

Marco Ledro   

Caratteristiche particolari

Molto semplici da costruire

Mia presentazione

Marco continua imperterrito a costruire  cose e a mandarci le sue impressioni e consigli ... grazie  davvero

 

Bene, come promesso ho comprato una macchinetta digitale ed ho iniziato a fare foto delle altre  mie realizzazioni….( prima dovevano prestarmela ).

Cominciamo con una coppia di diffusori monovia di cui esiste da tempo il progetto disponibile in rete.

Stiamo parlando degli zigmahornet … usando google si possono trovare parecchie info a riguardo

 

Questo è il  progetto:

 

 

Per il materiale da utilizzare si può dire che è possibile utilizzare sia il multistrato di betulla da 12 mm che mdf, io ho voluto usare il multistrato di okoumè da 12 mm, un legno proveniente dal centro africa, durissimo, resistentissimo e leggero al tempo stesso perché volevo che il cabinet fosse particolarmente rigido.

Avevo infatti letto molto sull’argomento “materiali da utilizzare” legato a questo tipo di diffusore sul forum dedicato ai largabanda e visto che nessuno aveva mai provato a costruire con legni duri ho pensato che la relativa facilità di costruzione ed il costo tutto sommato contenuto mi permetteva questo tipo di sperimentazione.

 

   

 

Qui Davide come sempre mi sgriderà perché non ho fatto molte foto delle fasi costruttive iniziali ma, mi dovete credere, il motivo è che veramente facilissimo assemblare un tubo e tagliarlo a 45 ° all’estremità, il tempo di pensare : ok faccio ancora questa incollatua e poi fotografo … che avevo già finito !!

Però trovate delle foto delle fasi intermedia qui …

L’unica nota tecnica degna di nota è da riservare alla spinatura.

 

Io ho eseguito una spinatura con spine di faggio ma chi ha la possibilità di fresare o di avere una combinata può prendere in esame la giunzione col tassello a tutta lunghezza come illustrato sul sito di Davide nella sezione “varie”. A cabinet ultimato e prima di inserire i drivers mi sconcertava parecchio la sonorità della realizzazione, infatti come molti autocostruttori sanno e ben comprendono, in fase di carteggiatura l’appassionato autocostruttore “accarezza” la sua creatura, la palpa e la rigira tra la mani, la batte con le nocche di qua e di la per sentire se è sorda o se canta.

La porta di Marco L.

 

Beh in questo caso mi pareva di avere tra le mani non dico la cassa di una chitarra ma ……. Veramente spaventoso il canto picchiettando con le nocche.

Ho pensato : invece che il legno okoumè avrei fatto bene ad usare una essenza più tenera o meglio ancora mdf ….. ho anche avuto dubbi sul progetto, forse, mi chiedevo avrei fatto meglio a realizzare uno Swan 101 (detto anche periscopio) o il diffusore che Fostex raccomanda per questo altoparlante …..

Ho poi carteggiato prima con grana 40 per parificare le imperfezioni poi con grana finissima ed infine applicato della cera trasparente… altro non farò su questo tipo di legno, è talmente bello al naturale che non mi piace l’idea di dare la gommalacca trasparente. (qui si va a questione di gusti)

Prima di inserire gli altoparlanti ho incollato sulla facciata posteriore dei medesimi del materiale fonoassorbente (la classica lanetta bianca da copri termosifoni) per limitare rifrazioni / iterazioni indesiderate….. è l’unico materiale fonoassorbente utilizzato in questo progetto.

 

   

 

Costi di realizzazione:

 

Per il legno già tagliato a misura ho speso 62 euro ma la spesa è stata “gonfiata” dal fatto che ho voluto tagliare un intero pannello per poter scegliere il verso più bello per le venature, credo si possa spendere meno se si pensa di verniciarle e se si pensa di farle in mdf anche la metà.

Una nota particolare per i due Fostex FE103E.

Avevo letto anch’io della possibilità di ordinare i Fostex in Italia oppure in Germania.

Alla fine ho ordinato i diffusori qui al prezzo che vedete.

Il Sig.Mauro è una persona squisita e sono sicuro che il prezzo è corretto.

L’imballaggio è perfetto e la spedizione e l’invio sono avvenuti in modo rapidissimo.

Anch’io ho in passato ordinato all’estero quando è conveniente, a milano (non faccio nomi) 52 euro per una valvola 6C33CB mentre qui www.tubes.ru 12 dollari  nuova e con foglietto di test con i valori … fate voi …

Se però posso comprare in Italia lo faccio volentieri.

Totale della spesa per una coppia di diffusori zigmahornet:

tra colla vinilica, carta vetro, spine, altoparlanti, morsetti dorati e legno non si superano i 220 euro, nella versione in mdf a mio avviso si sta sicuramente sotto i 200.

 

    

 

Primo ascolto:

 

Prima accensione, per sciogliere le casse al loro primo impiego faccio ripetere per una diecina di volte un CD di musica d’organo a volume abbastanza sostenuto, mi riprometto di non dare giudizi ed esco di casa per fare altro con l’intenzione di rientrare il pomeriggio ed iniziare le sezioni di “valutazione”.

 

Poi comincio ad ascoltare tenendo come riferimento i due diffusori a dipolo aperto progetto Ciare H10 da me costruiti.

Premetto che la stanza di ascolto ha per mia esperienza e a mio giudizio un valore imprescindibile, nel mio caso ho la possibilità di avere spazio attorno e dietro ai diffusori, tetto inclinato … tutto ciò fino ad ora mi ha portato a preferire un paio di dipoli aperti rispetto a soluzioni che avevo in passato (Sonus Faber, ProAC)

Io ascolto tutti i generi musicali con predilezione per il Jazz

Iniziamo con Helen Merril e Ron Carter, un disco di standards inciso impeccabilmente dalla ECM con due soli interpreti, voce solo femminile e contrabbasso acustico.

Bene,  qui già mi rilasso ed iniziano a svanire le mie paure in relazione alla “sonorità” del mobile di cui sopra … mentre già davo per scontato di dovermi attendere colorazioni e strane enfasi su questa o quella gamma di frequenze… ecco qua una riproduzione impeccabile, forse un pochino indietro i colpi slappati ed il bending non sempre è sostenuto ma  la scena è sonora è corretta  tutto mi sembra più che buono per essere solo alla 7/8 ora di  rodaggio.

 

 

 

Allora, tutto galvanizzato da questo primo segnale positivo, commetto l’errore, mi spingo oltre il lecito, mi pongo da solo in fuorigioco… piazzo sul CD il primo dei due Cd dei Led Zeppelin “Phisical graffiti” e smanetto fino a dove il T-Amp lo consente.

Non riesco neppure ad arrivare al terzo brano, neppure a fare zapping sulle tracce, devo togliere il CD con le lacrime agli occhi …. Non è un diffusore per organizzare una festa, me la sono cercata, punto.

Riprendo con il Jazz , Stan Getz “Serenity” buoni gli attacchi di sax ed i colpi di diaframma dell’indimenticabile sax tenore sono resi con una naturalezza ed un vigore che mi sorprendono, i piatti ed il piano sono da diffusore commerciale di livello più che discreto …. a questo punto e su questo preciso disco inizio a smanettare sul commutatore di diffusori (lo so non è audiofilo ma se volete confrontare due diffusori non c’è altro sistema) …. Ed ecco che su di una cosa ho la prima conferma di quanto ovunque si dice circa i monovia … per i generi acustici con voci, fiati strumenti a corda sono molto marcati i risultati positivi in termini di naturalezza della riproduzione e di coerenza, ho passato quasi tre ore su questo dico che conosco benissimo e quindi chiudo con soddisfazione la prima sessione.

Prima settimana : 4 ore alla mattina di rodaggio in modalità “repeat” mentre sono al lavoro… i vicini già pensano che mi voglia imparare tutto il repertorio di Bach e Albinoni a memoria …..

La sera ascolto Jazz al 60 % alternando a progressive e cantautori e cantanti vari, Tom Wait, Albert Ruvazin  …. ogni tanto provo anche Pantera e Sepoltura ma li tolgo sempre subito.

Migliorano, migliora tutto, io conosco gli strumenti musicali per pratica personale e frequentazione di musica dal vivo, i CD di pianoforte suonano in modo fantastico  ma il basso elettrico non suonerà mai come un altoparlante da 20 o più cm posto a 12 cm dal pavimento.

 

Conclusioni dopo le prime due settimane:

 

La autocostruzione è compromesso come tutto nella vita.

Le prestazioni di un piccolo altoparlante come il Fostex Fe103 E sono da considerarsi eccezionali a mio avviso se si prende come obiettivo quello di avere un diffusore coerente, di efficienza più che buona e da utilizzare per generi unplugged .

A questo livello e con queste premesse credo che difficilmente si possa trovare sul mercato un diffusore dal rapporto qualità prezzo superiore ad un paio di zigmahornet autocostruite.

 

 

 

Chi ascolta Jazz, cantautori, acustico in genere e si può permettere di spendere circa 200 euro per affrontare una realizzazione praticamente priva di difficoltà a mio avviso dovrebbe proprio provare a realizzare questo diffusore, lo stesso dicasi per chi non avendo un budget elevato a disposizione vuole abbinare ad un ampli magari di potenza non elevata un paio di casse sicuramente migliori di quanto disponibile allo stesso prezzo su mercato del nuovo..

P.S.. Sapendo che non può pretendere di avere il “punch” di diffusori nati per altri scopi …. (e che spesso fanno cagare quando si prova ad utilizzarli per un concerto di violoncello.

Marco Ledro  m.ledro@tiscali.it

 

 

Hit Counter Torna alla pagina iniziale