Il deludente acquisto di un Bose
Acoustimass 3 e una discreta esperienza di lavorazione del legno mi
hanno spinto a cimentarmi con questa realizzazione dilungatasi alcuni
mesi sia per le varianti in corso d’opera che per il poco tempo
disponibile. Dapprima l'intenzione era solo di sostituire i "cubetti"
con un qualcosa di più evoluto, poi visto il buon risultato, ho
costruito anche l'unità bassi per riavere il Bose completo e
vendibile. Il sistema, battezzato semplicemente “trio”, si compone di
due satelliti ed una unità bassi (non lo chiamerei sub).

Non ho seguito alcun progetto
preconfezionato in parte perche' deluso in passato da uno di questi ma
soprattutto per un inspiegabile complicarmi da solo la vita.

I satelliti sono realizzati in massello
di noce europea, con schiena in mdf e baffle in triplo strato di mfd
da 8 mm. alternato a tranciato di noce, totale mm. 27. Tutto lavorato
su centro a CNC, verniciatura con tinta noce caldo, fondo (termine
esatto del ‘turapori’) e finitura poliuretanici.

Dato che dovevo sostituire il cubetto
Bose, ho creduto di dovere utilizzare gli stessi mid-high Bose,
facilmente reperibili sul web ed abbastanza economici. Ho letto pareri
in genere negativi sui sistemi Acoustimass ma sono anche convinto che
quel piccolo altoparlantino avesse di che dare soddisfazioni. Ho
pensato di provarlo con maggiore volume d'aria di quello previsto
dalla Bose. Il risultato era buono, ma salendo alle alte frequenze il
suono era molto smorzato per cui ho aggiunto un tweeter (http://audax.ifm-online.net/ibase/module/medienarchiv/dateien/PDF-DOWNLOAD/AUDAX-TW025A16.pdf).
Tutto questo fatto preventivamente su un piccolo box provvisorio.
Per l'unità dei bassi la scelta degli ap
era abbastanza vincolata dall'ingombro massimo del box che dovevo
incastonare nel mobile al posto di quello Bose (nelle foto sono
accanto al caminetto ma la destinazione è diversa).
Ho preso due Monacor SPH170C
( http://www.bmm-electronics.com/Product.asp?Product_ID=2739 ) .
Con Bass30 ho fatto i calcoli necessari
ed ho realizzato il box di forma trapezia in MDF di tipo Medite (pron.
medàit) di 19 mm. di spessore. Gli MDF non sono tutti uguali ...
questo ha una caratteristica ben precisa: non e' semplicemente
pressato, cotto e levigato ma, per pochi millimetri di spessore sulle
due facce, presenta una densita' nettamente superiore rispetto al
centro, una ‘crosta’.

Questo lo fanno per favorire la
laccatura della superficie ma in modo intrinseco aumenta l'isolamento
acustico. Verniciatura con 2 mani di fondo poliuretanico e finitura
con lacca antichizzante acrilica colore antracite. Stesso colore usato
per i piedistalli dei satelliti. Tutte le mascherine sono in
compensato multistrato da 15 mm. verniciate nero opaco e rivestite in
tela nera. Poi ho fatto fare le targhe in ottone inciso (un po' di
vanità dopo tanto lavoro ..).
Per il crossover le prove e modifiche
sono state molte, devo ammettere di avere preso la via giusta solo
dopo avere smontato il sub Bose e rilevato lo schema del crossover da
cui ho preso alcuni spunti. Le connessioni interne le ho fatte con
conduttori da 1,5 mm2 in buon rame a treccia sottilissima, prelevati
da cavi multifilari per robotica.


Da elettrotecnico, ho creduto inutile
procurarmi cavi argentati o accessori particolari per un sistema di
poche centinaia di euro.
Questo e' il consuntivo finale :
- Ap mid-high Bose
cubetto (x4):
Tot. 90 Euro
su Ebay
- Tweeters Audax (x2) in sconto di fine
stock
- Fonoassorbente Damping 10 per il basso
Tot. 75 Euro su Audiokit.it
- Ap mid-bass Monacor
(x2)
- Vaschette per connessioni esterne
- Induttanze e condensatori Visaton poly
Tot. 190 Euro su Bmm-electronics.com
- Faston, resistori ed altri
condensatori
Tot. 20 Euro in negozi di zona
- Tela acustica, clips per mascherine
Tot. 30 Euro su Ebay
- Targhette 9 Euro
- Il costo dei box e piedistalli in
alluminio-acciaio nel mio caso è zero. Tutti i materiali sono
prevalentemente di recupero (ovvio che in una azienda ce ne sono un pò
di più che in una soffitta).
Impressioni:
Premetto che non sono uno che confronta
impianti e viaggia per ascoltarne, ma devo dire che il risultato in
rapporto al costo sostenuto mi soddisfa molto. Ascolto quasi tutti i
generi ma prediligo il jazz di pianoforte.

Ultimamente con una bambina di 2
anni l’impianto si usa spesso per l’audio dei cartoni animati, devo
ammettere che ce ne sono di fantastici con colonne sonore di prim’ordine,
specialmente quelli della Mattel Entertainment (Barbie).
Il suono si presenta abbastanza caldo,
forse un pò carico nei medi e medio-bassi, mai affaticante anche con
ascolti prolungati. Le voci sono ben definite e morbide, conoscete il
cd Marantz Audiophile Best voices? Estasiante.
Quello che apprezzo maggiormente è una
inaspettata spazialità che non fa percepire la posizione dei
diffusori. L’alto volume da una bella sensazione di ascolto ‘dal vivo’.

I tweeter Audax, forse per la presenza
della cupola in titanio, rendono assolutamente realistici
clavicembali, rullanti e piatti di batteria.
Il basso non è profondissimo ma ben
presente e credo sufficiente in ogni situazione nonostante il box
singolo.
Quello che ho imparato da questa
esperienza e mi sento di sottolineare è che nulla va dato per
scontato, ad esempio incidono pesantemente tipo e quantità di
fonoassorbente (ne ho dovuti usare due tipi diversi per i sat ed il
basso), la lunghezza precisa dei tubi di accordo, ecc. Una cosa che
consiglio è di avere i crossover facilmente accessibili per eventuali
aggiustamenti, io con i satelliti sono stato troppo ottimista e ad
ogni prova dovevo smontare quasi tutto.
Flavio Bartolini
Castelfidardo (AN)
fbc_home@alice.it
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