Autocostruzione        

Subwoofer AB1 per LS3/5 di Luca

 

 

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Subwoofer

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Chi lo ha costruito

Luca

Caratteristiche particolari

Progetto davvero interessante

 

Ciao Davide.

 

 Dopo aver costruito le Ls3/5 clone ottimamente recensite sul tuo sito mi sono imbattuto in un progetto interessante: la costruzione dei due famosi sub “AB1” che integravano le Ls3/5.

 

Per prima cosa vorrei ringraziare Giovanni Distefano  per i consigli, l’aiuto  e la gentilezza riservatami.

 

 

 

IL PROGETTO

 

Per questi due sub-woofer il punto di partenza è il progetto degli originali Rogers pubblicato sul sito www.ls35a.com, l’intervento che ho fatto è stato di modificare leggermente le dimensioni del mobile e sostituire il woofer Kef  B110 con il Monacor SPH130.

 

  Giovanni Distefano ha  giustamente sostenuto che sostituendo il driver si dovrebbe attuare un’intera revisione del progetto e dunque, utilizzando il programma BANDPASS.XLS v2.0 (lo stesso usato per gli AB1 originali),  ha calcolato che per “il woofer Monacor il volume interno dei sub dovrebbe essere di circa 17.5 litri . Trattandosi di un subwoofer in carico simmetrico, tale misura dovrebbe essere così suddivisa: volume reflex (quello dove c'é la porta di uscita) 4,4 litri, volume chiuso (la parte dietro il diffusore) 13,1 litri; inoltre la porta reflex  dovrebbe avere un diametro di 3 cm e una lunghezza di 10,2 cm”.

 Ora, data una lunghezza del mobile di 60cm una larghezza di 21cm e una profondità di 18, usando del multistrato da 15mm, per ottenere i due volumi di cui sopra, la divisione interna dovrebbe avvenire a circa 14cm dall’alto verso il basso.

   Le misure esterne permettono anche di integrare esteticamente i cloni di Giovanni posizionandoli sopra.

  All’interno è di vitale importanza che sia tutto a prova d’aria specialmente fra  le due camere di risonanza; dell’abbondante antirombo dovrebbe assolvere perfettamente a questa funzione. Consiglio poi di usare materiale fonoassorbente  di almeno 2cm di spessore su tutte le pareti, sul fondo e sul pannello superiore per evitare che il suono sia affetto dall’innaturale”effetto scatola”. I terminali vanno sul pannello posteriore che va avvitato al resto del mobile su delle basette in legno massello (anche qui meglio usare una guarnizione per finestre per sigillare bene tutto). Infine,  ho isolato il mobile dal pavimento con quattro piedini di gomma.

 

Per quanto riguarda il crossover, ho utilizzato il progetto di quello che era originariamente montato sugli AB1 composto da un induttanza da 16uH e da due condensatori uno da 200uF e l’altro da 4,7uF.

Giovanni mi ha detto che non appena avrà un po’ di tempo rivedrà anche questo filtro e mi farà sapere se è il caso di modificarlo per il Monacor SPH 130. (ti invierò eventualmente un aggiornamento)

 

      

 

 

PROVA DI ASCOLTO

 

Ho collegato i sub al mio amplificatore per la prova (T-amp) e poi le casse clone Ls3/5 e ho ascoltato.

Bene, innanzitutto nessuna vibrazione indesiderata o scricchiolio dovuto a difetti di assemblaggio e per me, essendo un neofita, questo è già un enorme traguardo, poi ascoltando alcuni CD che uso come riferimento  ho messo alla prova i due sub.

 

 

Sapevo che non potevo aspettarmi miracoli e bassi profondissimi da un woofer di appena 13 cm ma devo ammettere che la performance di questi due sub mi ha colpito positivamente.

Il suono dei bassi è veramente molto definito e realistico mai slabbrato o eccessivo e direi che interviene dove serve senza compromettere la timbrica degli altoparlanti che stanno sopra.   Teoricamente la risposta in frequenza dovrebbe attestarsi intorno ai valori 55-120 Hz.

Intervenendo sul materiale fonoassorbente, aggiungendone un po’, ho ottimizzato ulteriormente il suono rendendolo meno colorato. Si tratta ovviamente di una mia considerazione, probabilmente ad altri ascoltatori piacciono bassi molto più corposi ma io preferisco che  siano più definiti piuttosto che potenti e questi due sub da questo punto di vista mi hanno convinto.

Dopo una settimana di rodaggio i due sub si sono stabilizzati; il loro suono è caldo e controllato, particolarmente adatto ad ambienti non molto grandi. Inoltre ho notato che si deve prestare una certa attenzione alla collocazione: per ottenere i migliori risultati li ho posti ad una distanza di 2 metri fra loro con le porte reflex esposte verso l’esterno e con una distanza dal punto di ascolto di almeno 1,5 metri..

   Se si hanno una buona sorgente ed un discreto amplificatore la combinazione di cloni LS3/5 con rispettivi sub si comporta bene restituendo all’ascoltatore un suono fedele e piacevole. Non ci si aspetti che tremino le pareti; per quel genere di bassi servono altoparlanti ben più grandi !

Segnalo, infine, una  disastrosa performance con la musica compressa mp3 soprattutto nelle frequenze basse che sono state riprodotte in maniera gommosa e come se fossero scollate dal resto. Probabilmente questi diffusori e questi sub amplificano i difetti invece che mascherarli.

 

 

CONCLUSIONI

 

Lo scopo della realizzazione non aveva pretese particolari, volevo solo aggiungere qualche frequenza in più verso il basso alle ottime casse che mi ero autocostruito e direi che l’obbiettivo è stato raggiunto; sono dunque molto soddisfatto.

Che dire, secondo me è un esperimento da provare. 

 

Alla prossima!

 

Luca.  luca.mailzone@libero.it

 

 

 

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