Autocostruzione |
Il Sub di Andrè
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Di cosa si tratta |
Subwoofer |
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Chi lo ha costruito |
Andrè |
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Caratteristiche |
Ciao Davide, ecco qua la mia prima realizzazione “seria”. Avevo già costruito un sub reflex, un centrale in polistirolo, due surround con altoparlanti smontati da una tastiera e altri scempi vari. Tutte costruzioni nate da una passione latente mai sbocciata definitivamente, ma soprattutto prive di quasi tutte le basi teoriche necessarie, nonché costituite da materiali e componenti esclusivamente rimediati in giro per casa. Di fatto quindi quest'ultimo sub in sospensione è il primo diffusore realizzato con un po di cognizione di causa, un minimo di spese e tanto impegno. All'inizio ero molto indeciso sul tipo di carico da adottare. Propendevo per il reflex, ma circa ogni dieci minuti cambiavo idea considerando anche ipotesi ben più complicate come il carico simmetrico o il downfiring. Solo grazie ai consigli dell'utente Fabio (fab0 sul forum) sono riuscito a decidere per la sospensione pneumatica. Effettivamente non avevo tante alternative, anche perché il woofer che ho utilizzato (visto che era già in mio possesso) è il Ciare HW250, i cui parametri T/S suggeriscono un carico in cassa chiusa. Non avendo praticamente alcun grado di libertà (visto il carico scelto) ho dimensionato la cassa cercando di sfruttare al massimo il poco spazio a disposizione per l'alloggio definitivo della stessa, ossia un angolo tra un muro e il mobile porta TV. Tale alloggio mi è stato consigliato (leggi imposto a suon di frustate) dalla mia fidanzata. Anche in questo caso quindi 0 gradi di libertà. Per quanto riguarda la costruzione ho optato per il blasonato MDF, spessore 19mm. Il frontale invece è un sandwich MDF/multistrato di pioppo (10mm), sia per realizzare un incasso per l'AP che per dare un aspetto ligneo al buffle. Nella foto sotto i pannelli incollati e forati con il woofer appoggiato per verificare la correttezza dei fori.
I vari pannelli sono stati tagliati a misura utilizzando una sega circolare con l'ausilio di una lunga stecca di truciolare utilizzata come guida. Non pensavo di riuscire a fare tagli dritti, invece con immensa soddisfazione l'errore nel taglio è sempre rimasto nell'ordine del millimetro.
Ho incollato tutto abbondando con la vinilica, Ho acquistato un bel barattolone e cosparso la colla con un pennello. Non avendo dei morsetti da falegname ho deciso di tenere insieme i pannelli usando le viti, corredate di rondelloni per migliorare un minimo la distribuzione della pressione (viti successivamente asportate):
Ho lasciato asciugare la colla per una trentina d'ore mi pare. Ho poi sigillato gli spigoli interni con un misto colla-segatura. Esternamente invece ho stuccato svariate volte ogni fessura e tutti i buchi lasciati dalle viti.
Ho deciso inoltre di non incollare anche il pannello posteriore. E' troppo scomodo lavorare dal foro dell'altoparlante. Tra l'altro essendo la prima creazione, ho pensato che avrei avuto bisogno di intervenire per eventuali modifiche, miglioramenti e correzioni. Ho quindi tagliato dei bordini sui quali avvitare il pannello posteriore. I bordini sono in multistrato e sono sia incollati che avvitati.
Una volta asciugata la colla e tirato lo stucco ho levigato tutto con una levigatrice orbitale e della carta vetrata grana 150. Ho anche stondato gli spigoli laterali, lasciando intatti quello superiore e inferiore del buffle.
Per quanto riguarda il finale, visto che sono un appassionato di riciclaggio, ma soprattutto di risparmio, ho utilizzato un vecchio modulo appartenente ad un piccolo amplificatore sony che qualcuno mi aveva lasciato in casa dopo una delle feste che organizzavo in età adolescenziale. Chi si sarebbe mai aspettato che quell'affare si sarebbe rivelato così utile!!! Ho sistemato il tutto sul pannello posteriore realizzando anche dei sostegni in legno per tenere nella maniera più ferma possibile i vari componenti.
Volevo a questo punto spendere due parole in favore di un materiale veramente fenomenale di cui ignoro il nome. Praticamente è qualcosa dalla consistenza simile al pongo e viene usato in genere per sigillare lavandini e piani cottura quando vengono montati sui piani delle cucine. Viene venduto in strisce larghe 5-6mm, spesse 1mm. Io l'ho trovato in un ferramenta sotto forma di rotolo lungo svariati metri al costo di circa 5 euro. E' quel materiale grigio che si vede nelle foto qui sotto. L'ho utilizzato come guarnizione per tutte le parti non incollate del sub (altoparlante, pannello posteriore, sostegni di legno del finale.....).
I pedini del sub sono dei pomelli di legno, quelli che si montano negli sportelli delle cucine, mentre non ho usato una vaschetta porta terminali, bensì un rettangolo di legno spesso 4-5 millimetri levigato e guarnito col solito fantastico materiale misterioso.
Si, lo so, la sto facendo lunga, quindi passo finalmente alla fase finale: stesura dell'antirombo, stesura del turapori, leggera carteggiatura (grana 220), successiva verniciatura con la bomboletta e inserimento fonoassorbente.
Ed ecco il prodotto finito:
Posizionamento definitivo in salotto:
Premetto che a meno di errori macroscopici sarei stato soddisfatto in ogni caso, vuoi per la scarsa esperienza, vuoi perchè il sub reflex realizzato precedentemente era quello che era. Finalmente mi pare di ascoltare un basso vero. Sicuramente più esteso di quanto la simulazione mi aveva portato a immaginare (mi risultava una F3 a 45Hz circa). Mi pare abbastanza veloce, il woofer segue i bassi del brano musicale con discreta precisione e con più presenza di quanta mi aspettassi, considerando anche le doti del finale. Ho provato con i Pink Floyd, John Mayall, Rossini, Dave Brubeck, e infine Massive Attack e daft Punk per testare un po' di bassi “cattivi”. Poi Batman begins per vedere con l'audio-video. Il mio sub è decisamente portato per il Jazz-swing-blues. E se la cava bene con i film. Soffre un po i mega bassi della musica elettronica se si usa la manetta del volume senza alcun riguardo. Posso comunque migliorare ancora settando a dovere il mio sintoamplificatore Denon AVR-1604. Ho ottenuto già buoni risultati settando la frequenza di taglio del filtro attivo dell'ampli a 80Hz anziché 100. Non riesco a fare un dettaglio delle spese, visto che ho acquistato più legno, piu viti, piu tinte, insomma tutto di più di quanto mi serviva. A spanne direi di aver speso sulle 60€, di cui quasi 30 di fonoassorbente e considerando che ampli e AP erano già in mio possesso. Infine ringrazio il forum e in particolare fab0 (Fabio) per i preziosi consigli (se non fosse stato per lui starei ancora lì a scegliere il carico....). Link topic: http://www.audiocostruzioni.net/forum/viewtopic.php?t=3077&postdays =0&postorder=asc&start=0&sid=c78b9f19ed29e22909dce8e52801dce0 Mia email: gettaol@gmail.com Le foto stanno nello zip in allegato... volevo metterle direttamente impaginate nella mail ma non m'è riuscito. Se ci sono problemi fammi sapere. credo sia tutto, ciao Davide.
Ing. Andrè Gettatelli
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