Prefazione:
vi presento Massimo autocostruttore diciamo
in erba , ma gran tecnico e super scovatore di informazioni della
rete, con il quale siamo in ballo per costruire un paio di diffusori
monovia insieme. Ma questo ve lo presenteremo più
avanti, vi dico presenteremo , perché spero proprio che l'articolo
lo scriva lui , visto che di mestiere e giornalista. Ma
non vado otre e vi lascio al suo articolo.
Davide
www.audiocostruzioni.com
Ninety-nine
& Boccalarga
di Massimo Vassallo
Circa tre mesi fa ho iniziato ad ammalarmi. Chi sa come iniziano queste
cose? un giorno stai bene e il giorno dopo precipiti in un vortice
di siti di autocostruttori, belando fino alle tre del mattino dietro
a
tracce vaghe lasciate nella Rete da rudi adepti del selbstbau (in
tedesco, autocostruzione) e inconsistenti folate di grigi Gandalf
del suono monovia, che ti guidano attraverso meandri acustici,
dentro a labirinti di calcoli impossibili, sbattendo l'attenzione
di qua e di là e facendoti sentire come una giraffa rimbecillita
dal collo troppo lungo.
- Per fortuna, esistono persone come Davide, le quali dispongono di
semplice cordialità, di autentica modestia e del dono di riuscire
a "pasticciare" felicemente con tutto ciò che viene
loro per mano, anche l'hi-fi.
Sono grato a Davide perché sono un umanista pressochè inabile ai lavori
manuali e il suo modo di fare schietto mi evita di sentirmi a disagio
per non essere un tecnico. Non-autocostruttore, perché non ho (ancora)
costruito nulla, mentre ciò che scrivo è farina di sacchi altrui (i
link
più oltre rendono loro giustizia).
- Sono un giornalista con 12 anni di esperienza, vale a dire una persona
il cui lavoro consiste nel mettere insieme informazioni utili e nel
renderle comprensibili al maggior numero di persone. Personalmente,
non credo vi sia nulla di esoterico nell'hi-fi, ma del resto
l'esoterismo è come la fede, non si può metterla in discussione.
Però conosco e subisco il fascino del "buon suono",
che per me significa armonia di forme, oltre che di percezioni
uditive. C'è chi dice "guardati dall'ottenere ciò che vuoi".
Altri pontificano che l'importante è il viaggio, non la meta.
Ma cosa ci si perde a correre il rischio?
- In questo articoletto intendo fornire qualche mezzo per arrivare
in qualche luogo.
Sono le informazioni più significative raccolte in tre mesi di "folle
navigar nell'Internet mar", per un progetto - anzi, due - in
cui col bandalarga si usa il tweeter esterno, proprio come Davide
chiedeva nel Forum, più uno che si limita al classico monovia.
Spero che vi interesseranno.
VIA!
- Per semplificare tutto, ecco il il primo progetto:
pdf
A questo diffusore, tromba Fostex FE206E a retrocaricamento,
che ho chiamato Boccalarga in onore della sua vasta presa d'aria
anteriore, collegherò un tweeter esterno FT17H della Fostex
per ragioni di costi complessivi e di compatibilità (98 db uno,
98 db l'altro, niente crossover) ma il T90A previsto nel progetto
Fostex è senz'altro migliore.
L'ho trovato realizzato in questa versione, elaborata con stile
e vero
gusto esteticom solo da Pascal, autocostruttore francese, al
link
http://www.ifrance.com/ptsoundlab/secenceintes/littlelb/littlelb.htm
veramente ce n'era anche la versione di un autocostruttore tedesco,
uguale all'originale, anzi, più brutta.
LA PARABOLICA
Qui sotto il link al progetto autonomo di Tony Gee, che ha usato
i
Fostex FE206E da soli e chiamato "Solo 206" la sua
creatura.
Nel sito ci sono anche i "Solo 103", che, sia detto
per inciso, sono gli
altoparlanti monovia Fostex "di culto", quelli più
venduti, si trovano
ancora in vendita, ma la Fostex ha smesso di costruirli. I tedeschi
li
amano alla follia, ci sono pagine e pagine in Internet scritte
dagli
autocostruttori teutonici su questo "largabandina".
A dispetto del nome, Tony Gee NON è un cantante rock, ma vive
e lavora
in Olanda ed è il geniale progettista di una minuscola azienda
artigianale che costruisce... indovinate un po'? ma sì, diffusori
su
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richiesta
(sito in inglese):
http://home.hetnet.nl/~geenius/Solo206.html
Per chi non
legge l'inglese, il progetto di Tony introduce una sostanziale
modifica nell'uso del monovia, vale a dire la presenza di un
Crossover ("peste, corna e dannazione" stanno esalando
le labbra
tremanti di indignazione degli esoterici). Il disegno del crossover
è nella pagina stessa.
D'accordo, superato lo smarrimento, vediamo di capire: Tony
Gee mette un crossover legato esclusivamente al monovia.
Niente tweeter. Allora, a che serve? Presto detto: lui
rileva che i medi del Fostex sono troppo sparati rispetto
agli acuti e ai bassi, il crossover serve quindi ad
"armonizzarli". Questione di "orecchio",
ovvio. Ai posteri...
Il progettista
olandese insiste inoltre sull'importanza di mettere molto assorbente
acustico nella cassa.
Nel sito ci sono parecchi progetti realizzati, di e da Tony
Gee, soprattutto bass reflex, con tanto di foto e disegni,
parametri tecnici. Inoltre una sezione, con forum, di
sue casse realizzate da
autocostruttori di mezza Europa (a me piace molto una versione
in quercia norvegese, realizzata da... un norvegese molto
coerente).
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IL RUSH FINALE
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Il secondo progetto Fostex lo trovate sviluppato qui (sito in
francese):
http://www.ptsoundlab.com/
- Allego anche il disegno schematico elaborato dall'amico Pascal,
titolare del sito e autocostruttore anche valvolare, con
l'aggiunta
di una base-doppiofondo con sabbia per stabilizzare l'altezza,
credo, disegnata appositamente per il sottoscritto (la qual
cosa
mi iempie di orgoglio, dico sul serio). Il diffusore è
di tipo DBR
(Double bass reflex), con un inserto in legno che crea una
seconda camera interna, comunque aperta.
- Secondo la pratica costruttiva di Pascal, per gli FE206E più
FT17H
basta un condensatore da 1,8 uF, nessun crossover.
- Realizzato con "full-range" ("tutta la gamma",
la traduzione
letterale, largabanda quello corrente), più il tweeter
esterno in
scatoletta 10x10 cm, in versione di mobile sia bassa
(55cm) sia
più alta (78,6cm o 95,4cm con il doppiofondo).
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Documento allegato:Con Pascal intrattengo una proficua corrispondenza,
è stato gentilissimo e prodigo di consigli a ogni mia richiesta
di spiegazioni (o di soccorso... ignorante come sono della materia).
Dato che con la sua base e i miei piedini siamo arrivati (sempre
sulla carta) all'altezza di 99 cm... avrei deciso di prendere
spunto dalla misura per chiamare questi diffusori "99"
come, tra l'altro, la bella canzone dei Toto.
Voglio realizzarne uno, di questi progetti. Sono decisissimo.
Anzi, se magari chi ne sa di falegnameria potesse darmi una mano...
;-)))
Il CABINET
Dirò cosa intendo per diffusore "virtuoso": costi all'osso,
buon suono, bellezza dell'involucro.
Ognuno di questi parametri è in gran parte soggettivo. Ovvio. Mica
tanto, almeno per gli esoterici.
Specificato come la penso, vediamo la scelta del legno. Si parte col
meno costoso e più reperibile, che è l'MDF.
Non mi piace il risultato. Potete farvene un'opinione al link Fostex
di Boccalarga, il modello è lì nella foto. A me pare una cassetta
per la frutta.
Poi c'è il multistrato di betulla, marino e non. Abbastanza costoso.
Se gli si passa solo un po' di olio apposito sopra - invece
di mordente, vernice, cera o altro - resta di un pallido colore
"Vintage" che si
accorda con il colore del Fostex FE206E (parere tecnico/estetico del
mio amico Luca, terza generazione di mobilieri a Salsomaggiore
Terme).
- Per il "99" vedo molto, davvero molto bene la scelta di
legni di Davide per le sue casse con piedistallo autocostruito,
cioè il faggio e il ciliegio. Oppure l'olmo e il douglas, o
ancora il multistrato di betulla con il palissandro asiatico.
Tirati a lucido, così come ha fatto lui, esaltando il contrasto naturale
dei colori, che si stempera nell'assoluta compatibilità reciproca.
Un po' un misto fra un Cremino (presente quei cioccolatini bicolori...)
e una nocciola... d'accordo, la
smetto immediatamente.
- Per quanto riguarda il "Boccalarga", o "Widemouth"
per chi ama il "Rap al Top del Pop", però non c'è
niente da fare: il legno massiccio sarebbe inadatto a reggere
tutti i complicati incastri e inserti, meglio l'Mdf e/o la betulla
multistrato. Questo il secondo il parere di un autocostruttore
in uno scambio di e-mail nel forum DIY (Do It Yourself, DIY,
fai-da-te) di Videohifi all'indirizzo
http://www.videohifi.com/forum/forum.asp?FORUM_ID=8 luogo virtuale
dove si possono acquisire informazioni interessantissime.
Comunque sarei lieto di leggere smentite, perché se il diffusore fosse
realizzabile con legno "vero" ne guadagnerebbe di sicuro
in classe e
forse in sonorità.
DOVE (non, soprattutto) ACQUISTARE GLI ALTOPARLANTI
- La mia esperienza
è limitata ai Fostex. Se si comprano in Germania o negli
Stati Uniti, via Internet, si risparmia anche oltre il 50% sul
nuovo rispetto a venditori italiani in Internet.
- La coppia di Fostex FE206E: il negozio italiano in Internet
mi ha fatto il prezzo di 370 euro + spese
postali. In Germania li ho trovati a 230 + spese postali. Ci
sono 140 euro di differenza, mica bruscolini.
Non ci credete? Allora andate all'indirizzo seguente, perché
è qui che li ho comprati:
online shop ,ho pagato 20 euro di spese postali,
2 euro di bonifico bancario e mi è arrivato tutto a casa in
tre settimane. Sembrano molte? Tenete conto che i Fostex
non hanno magazzino in Europa e l'ordine va in Giappone, dal
Giappone li spediscono per aereo in Germania e da qui
in Italia. Direi che tre settimane ci stanno, tutte.
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Dopo averli ordinati in Germania, sigh, li ho trovati in un negozio
on-line negli Stati Uniti... a 169 dollari, la coppia!
Vale a dire 146 euro, vale ancora di più a dire: 224 euro in meno
rispetto ai 370 euro del negozio in Italia... ecco qui il link:
http://www.stores.ebay.com/id=1675570&ssPageName=L2

è un negozio E-Bay dove un rivenditore Fostex (ma principalmente Lowter)
mette all'asta i suoi altoparlanti e anche, spesso, gli FE206E (mentre
scrivo ce n'è una coppia a 112 dollari, a un giorno dal termine
dell'asta). Ne avevo anche un altro, sempre di negozio E-Bay, dove
fanno il "Compralo subito" a 169 dollari, però al
momento non lo trovo....
alla prossima.
Ringrazio Davide per l'ospitalità in Audiocostruzioni.com e auguro
buona navigazione a tutti, cordialmente,
Massimo
theknack@tiscali.it
VARIE ed eventuali
Non so se si possano trovare in Italia i condensatori Audyn Cap Plus
o i Jensen consigliati sia da Tony Gee che da Pascal: io non
li ho trovati, almeno in Internet, aggiungerò in futuro qualche
riferimento ai negozi stranieri che li hanno e li vendono per corrispondenza,
sono cari come la morte, purtroppo, più spese di spedizione
non trascurabili).
Altrimenti, mi dicono, gli Mkt della Monacor si trovano ovunque anche
da noi, così come le resistenze della giapponese Riken (e, sempre
a quanto dicono, ideate per gli altoparlanti giap). Guarda,
ne ho ritrovato uno degli stranieri:
http://www.diyparadiso.com/price/stock-capacitor.htm
Al link www.Tnt-Audio.com si trova, per chi ancora non dovesse saperlo,
il miglior sito per il tweaking hi-fi "intelligente", IN
ITALIANO e in inglese, che abbia trovato in questi pochi mesi.
Grande gentilezza del Direttore, Lucio Cadeddu, disponibilità
e competenza a barili.
Questo sito, messo in piedi da un ingegnere del suono, ha contenuti
di grande utilità per gli autocostruttori, non anticipo nulla
perché dovete" andarlo a vedere:
http://www.mhsoft.nl/default1.asp
Si trova un esempio di autocostruzione di monovia al link:
http://www.hififriends.it/progetti/limes.htm , e altre che sono
inserite in uno dei pochissimi siti davvero zeppi di notizie, progetti
e soprattutto realizzazioni in foto di diffusori per l'autocostruttore....
fatte dagli autocostruttori.
Ribadisco il suggerimento già espresso in altro articolista (non lo
trovo più nel sito, l'articolo, Davide per piacere mettici il nome
dell'autore):
http://melhuish.org/audio/diy.htm , sito che ospita una
banda di matti e le foto dei loro (a volte) folli diffusori largabanda
autocostruiti.
Massimo
theknack@tiscali.it
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