Autocostruzione |
Melodica diffusori con largabanda di Valerio
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Di cosa si tratta |
Diffusori con largabanda |
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Chi lo ha costruito |
Valerio valerio.d@infinito.it |
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Caratteristiche |
Ben costruite |
Melodica
Versione standard Melodica (progetto di A. Bellino) è un diffusore da stand di dimensioni mediopiccole (circa 16 litri) caricato in bass reflex con doppio condotto anteriore. Monta una coppia di larga banda biconici Monacor SPH-60/X da 8 ohm in parallelo, per cui il diffusore è un 4 ohm nominali. Il Monacor SPH-60 X è un piccolo altoparlante ben congegnato, possiede una risposta molto regolare e una notevole cedevolezza meccanica, caricato dal reflex restituisce un basso potente e profondo paragonabile ad un woofer puro di pari diametro, una gamma media sostanzialmente neutra e una gamma acuta leggermente eufonica ma poco affaticante. La timbrica è quindi calda e abbastanza dettagliata e, grazie alla sensibilità superiore ai 90 dB, si lascia facilmente pilotare da ampli poco potenti, a patto che essi lavorino agevolmente su di un carico di 4 ohm. La peculiarità di questo diffusore sta nel fatto che su uno dei trasduttori è stata montata una cella R-L-C in funzione di elimina banda smorzata del primo ordine elettrico, atta a ridurre l'emissione dell'altoparlante posto in basso sulla quasi totalità delle frequenze medie. L’azione della cella è molto progressiva e poco evidente, effettua un’ attenuazione della risposta a partire dai 250 Hz circa e, molto blandamente, continua ad attenuare fino ad arrivare al massimo di -5 dB a circa 1500 Hz per poi risalire e diventare inattiva intorno ai 8-9 KHz, ma già a 5 KHz la sua azione è praticamente nulla.
In questo modo si può contare su di una doppia emissione dei trasduttori sulle basse e sulle alte frequenze, ovvero dove la loro emissione è più debole a causa del piccolo diametro di emissione, controllare efficacemente l'emissione sulle frequenze medie e allineare ad essa la gamma bassa e acuta. Per quanto riguarda la gamma bassa, il diffusore è accordato intorno alla loro frequenza di risonanza, per cui è un accordo poco smorzato, adatto a trasduttori dal potente gruppo magnetico (smorzati elettricamente ) obbligatorio se si vuole ottenere un basso corposo da un piccolo bicono. Si può semplicisticamente dire che il diffusore possiede due woofers, due tweeters e un solo midrange.
Versione con supertweeter
Una seconda versione di questi diffusori, da me personalizzata, prevede l’aggiunta di un supertweeter esterno, marca Hi-Vi modello TN28, con lo scopo di porre maggiormente in evidenza la gamma di frequenze oltre i 12000 hz, che per limitazioni naturali dello stesso Monacor, avvolte, risulta un po’ carente, poco presente. L’emissione di quest’ultimo può essere regolata, secondo i personali gusti ed esigenze d’ascolto , tramite un regolatore a impedenza costante (L-Pad), fino ad esclusione totale. Questo diffusore si adatta bene alla maggior parte degli impianti hi-fi di casa, capace di rendere piacevole l’ascolto con qualsiasi genere musicale, anche se predilige, per sua natura e concezione progettuale, musica dove la riproduzione del parlato assume un significato importante. Prezzi e spese per questi diffusori in massello di frassino/faggio lamellare da 20 mm. n. 4 Monacor SPH-60X - 130 euro crossover - 15 euro n. 4 tubi reflex - 30 euro (utilizzando quelli da progetto previsti) legno - 50 euro A questo ovviamente c’è da aggiungere vario materiale per la lavorazione e rifinitura stimato intorno ai 20 euro. Totale 245 euro
Per la versione con il supertweeter dobbiamo aggiungere 50 euro per un totale di 295 euro.
Qualche informazione sintetica sulle varie fasi del lavoro.
Questi diffusori sono stati lavorati completamente a mano. Le tavole di legno una volta acquistate sono state tagliate a misura dallo stesso venditore. Successivamente si è passati alla fase di assemblaggio facendo uso esclusivamente di colla vinicola, tasselli e morsetti a stringere, cercando di essere il più precisi possibili, in quanto il legno usato è molto duro da lavorare a mano. Assemblato il tutto, sono stati effettuati i fori per gli altoparlanti, i tubi reflex e la morsettiera posteriore, tramite seghetto alternativo. Si passa ad una prima finitura generale utilizzando una levigatrice manuale a nastro e carta abrasiva a grana grossa, seguita poi da diverse fasi di rifinitura tramite una levigatrice orbitale con carta abrasiva a grana fina . Per l’arrotondamento degli spigoli si è fatto uso di una fresatrice . Assemblato il piccolo crossover lo stesso e stato incollato e ancorato alla base del diffusore . I cabinet internamente sono stati impregnati interamente con mano di antirombo ed è stato posto un foglio di materiale fonoassorbente nella parete posteriore e sulla base. Si passa così alla fase di montaggio degli altoparlanti e dei tubi reflex assicurando una perfetta tenuta tramite l’utilizzo di apposita guarnizione . La lucidatura finale è stata eseguita con olio paglierino in più mani.
Vedere ultimato il lavoro, in un certo senso ogni volta unico, vi assicuro da grande soddisfazione, così come vederli posti accanto ad un impianto audio, pronti a svolgere egregiamente il loro lavoro di “riprodurre musica”.
Dell’ascolto che dire: non pretendono certo di essere un riferimento, ma il loro suono e veramente degno di nota. Piacevole, mai affaticante anche dopo ore ed ore. Gli strumenti musicali, i fiati, le voci , il pianoforte con le sue note ricche di armoniche, sono riprodotti in modo fedele , chiaro e naturale.
Buon ascolto
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