Autocostruzione |
Fulrange Cinesi di Marco Diffusori monovia
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Di cosa si tratta |
Altoparlanti e diffusori |
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Chi lo ha costruito |
Marco batarea@rocketmail.com |
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Caratteristiche |
Economici |
Buongiorno,
Buongiorno, Le scrivo per sottoporle una variante ad un arcinoto progetto su base Fostex FE103: lo Zigmahornet. Si è detto (e scritto) di tutto su questo progetto, nel suo sito c'è anche la stupenda realizzazione di un suo lettore da cui ho tratto più di qualche spunto, ma a parte controllare la compatibilità con il più nuovo altoparlante fe 103 e, non ho visto altri adattamenti in giro.
La storia comincia durante i miei frequenti “giri” su e-Bay: un giorno mi sono imbattuto in questi simpatici altoparlanti cinesi da 4 pollici:
Spinto dalla curiosità (e dal prezzo basso) ne ho ordinato un paio, scoprendo poi che su DIY Audio erano già stati notati (http://www.diyaudio.com/forums/full-range/171707-chinese-taiwan-4-dual-cone-speakers.html). Il mio impianto è composto da un giradischi Thorens TD145 con testina Grado Gold, in pre-phono TCC, un buffer B1 di Nelson Pass, tre amplificatori “a scelta” (Fenice con chip 2024, gainclone LM3886, e First Watt F1 autocostruito), sorgente “liquida” MacBook e DAC autocostruito con uscita a trasformatori (schede comperate su e-Bay e modificate come da thread su DIY Audio). Come casse ho il set di altoparlanti delle JBL L65 Jubal montato su una cassa JBL EN-3, o per meglio dire avevo queste casse... Purtroppo ho traslocato in una casa più piccola e per loro ho dovuto trovare un altro ricovero, da cui la necessità di costruire qualcosa di meno ingombrante e magari di provare la filosofia “fullrange”. Girando ancora per la rete mi ero fissato, appunto, sul progetto Zigmahornet perché prometteva una buona resa delle basse frequenze utilizzando un driver da 4 pollici così, dopo aver scaricato il progetto, ho incaricato il mio liutaio di fiducia della costruzione del mobile. Effettivamente la bravura di un liutaio è abbondantemente sovradimensionata rispetto al semplice progetto di una cassa ma, per amicizia, Enrico ha messo da parte bassi e chitarre e mi ha pazientemente costruito questo piccolo capolavoro:
Devo dire che è stato divertente vedere nascere questi spilungoni, ed anche Enrico si è divertito, variando per una volta la sua attività e mettendo la sua esperienza a servizio della riproduzione musicale. Per chi stesse cercando un bravo artigiano come lui la sua mail è cartius@libero.it. Potete vedere alcuni suoi lavori qui http://sandroago.afmusic.it/il-liutaio
Ed ora veniamo alle prove d’ascolto. prima del progetto Zigmahornet avevo utilizzato le piccole casse che si vedono nell’ultima foto; sono delle Pico-Lino con i Fostex fe103 appoggiate direttamente al terreno ed inclinate per allineare l’altoparlante con l’ascoltatore (come nei supporti della Mapleshade). Devo dire che questi esibiscono un equilibrio migliore rispetto al Fostex inserito negli Zigma. Forse sarà merito dell’accoppiamento diretto con il mio pavimento flottante in legno, ma i piccoli Fostex a terra suonavano, mentre negli Zigma stridevano come una radiolina. Abbastanza disilluso ho tolto i Fostex dagli Zigma per inserire finalmente i Cinesi Ignoti e…meraviglia! La prima canzone provata è stata “With my own two hands” di Ben Harper: ha presente l’attacco del basso? Bene, con i Pico-Lino+Fostex se ne “intuisce” la profondità, con l’accoppiata Fostex+Zigma la si può solo sognare, con i Cinesi negli Zigma le note c’erano tutte! Non c’ero solo io nella stanza durante quel confronto ma anche un altro amico audiofilo: ci siamo guardati all’unisono con una comica espressione di stupore assoluto che sarebbe stata da immortalare! Non paghi abbiamo messo i dischi più assurdi per capire dove potevano arrivare i Cinesi: Emerson Lake & Palmer, Steely Dan, Rage Against The Machine…certo, non sono come due woofer da 12” o come i supertweeter 077, ma nel mio appartamento non mi hanno fatto rimpiangere tantissimo le mie JBL, con in più il vantaggio di richiedere al massimo 15w e non 75… Tanta grazia in basso, però, si paga con una gamma media un po’ “opaca”, non all’altezza dei Fostex. Nella riproduzione del piano e delle voci i Cinesi non danno la stessa illusione della realtà, interponendo un “velo” che toglie un po’ di piacere alla musica, ma tutto questo è quello che abbiamo percepito dopo appena 25 ore di ascolto…Immagino ce ne vorranno almeno altre 50 per poterne descrivere precisamente la risposta.
In conclusione raccomando questi altoparlanti cinesi a chiunque voglia un sistema fullrange di facile ascolto e che riesca a coprire una buona fascia dello spettro sonoro e… musicale! Con questi altoparlanti gli Zigma sono stati in grado di riprodurre discretamente anche gli Zappelin!
PS: Leggo su DIY Audio che con il passare del tempo la gamma alta si evidenzia un po’ troppo…magari se le interessa le scriverò successive impressioni.
Il prezzo totale della realizzazione è stato estremamente contenuto:
Io ho scelto il multistrato di betulla del Baltico da 12mm
(come consigliato per gli Zigma standard).
Saluti e grazie per lo spazio che vorrà
dedicarmi!
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