Autocostruzione

 

I " soliti "monovia Fostex 206 di Francesco

in una versione veramente accattivante

 

 

 Di cosa si tratta

Diffusori Monovia

Chi lo ha costruito

Francesco    f.campedelli@tiscali.it

Caratteristiche particolari

Molto belli

Mia presentazione

Francesco a realizzato e personalizzato questi diffusori .... complimenti , belli belli  davvero....

 

Caro Davide,
ti riscrivo dopo alcuni mesi per presentarti l'ultimazione di una coppia di diffusori monovia basati sul Fostex 206, battezzate H-206, un po' diversi dalle 99 (e sorelle ... si può dire che questi diffusori siano dei cugini ..?!?) che hai già pubblicato diverse volte.

Parto dai principali requisiti definiti per il diffusore:

   * costo materiale (IVA esclusa) contenuto sotto i 300 Euro, materiale per il mobile

      compreso
   * pressione sonora di picco non inferiore a 105 dB a 1m con 10 W in  ingresso
   * risposta in frequenza in campo libero (-0.5 dB): 50 - 18000 Hz
   * dimensioni max esterne (cm): 70x40x40 (HxWxD) imposte dallo spazio di ubicazione

     (WAF ...); quest'ultimo ha impedito da subito la realizzazione  di un diffusore a torre come

      le 99 o ancora meglio come la Transmission Line  "virtuale" di M.J.King (vedi

      http://www.quarter-wave.com/Project05/Project05.html).

Anzitutto ho optato per la soluzione single driver (monovia) che evita i costi (economici ed acustici ...) del cross-over; la scelta del driver è caduta sul Fostex 206E come miglior compromesso tra costo e prestazioni  (efficienza, estensione in frequenza, etc.), anche grazie ai commenti entusiasti di chi lo aveva già utilizzato in precedenza.

Per il carico acustico ero partito per realizzare una linea di trasmissione, ma dopo alcuni calcoli (basati sulle "aligment tables" classiche fornite da Augspurger nei suoi articoli per l'AES e su Speaker Building) e relative simulazioni mi sono reso conto che l'estensione alle basse frequenze  ottenibile, pur risultando di alcuni dB maggiore della risposta in cassa chiusa, non sembrava completamente soddisfacente. D'altra parte le dimensioni massime a disposizione escludevano l'impiego di una tromba a caricamento posteriore
... Alla fine ho optato per un carico bass reflex tradizionale, derivato da quello consigliato da Fostex, con le seguenti modifiche:

    * volume leggermente aumentato e accordo a frequenza leggermente minore;
    * pannello frontale inclinato, per evitare onde stazionarie all'interno e inclinare verticalmente

       l'asse degli altoparlanti in direzione del punto di ascolto (il diffusore è appoggiato al

       pavimento, pur non potendo essere molto alto ...).

Il disegno del progetto meccanico della cassa è riportato nel file allegato "BR_cabinet.jpg", la simulazione al calcolatore della risposta in frequenza (spostamento del cono, impedenza elettrica, SPL) è riportato nel file  allegato "BR_1.jpg".

 


Per "appiattire" la risposta a bassa frequenza e/o per consentire di  ottimizzare la risposta in ambiente (eventualmente anche in funzione del contenuto in frequenza del programma musicale e/o del tipo di amplificatore), ho deciso di aggiungere una resistenza in serie, rigorosamente non induttiva,  selezionabile facilmente attraverso un selettore a 3 vie posto vicino ai morsetti di  collegamento (in particolare si possono scegliere 0 - 2 - 4 Ohm). L'effetto che si  ottiene è quello di aumentare il Q dell'altoparlante, così come avviene utilizzando amplificatori con impedenza di uscita non trascurabile (come ad esempio nel caso di molti ampli valvolari - o Mosfet - single ended classe A) ed è uno dei motivi per cui i monovia con altoparlanti a Q basso suonano molto bene con questo generere di amplificazione.

 



Per la costruzione ho utilizzato MDF spess. 19 mm (per vincoli sul costo; comunque, anche se i risultati sonori sono pregevoli, lo sconsiglio  fortemente per la polvere "tossica" che fa mentre lo si lavora...), finito con  verniciatura a smalto sintetico color bordeaux; i tagli dritti sono "regalati" dal  bricocenter in cui il materiale è stato acquistato, quelli inclinati o rotondi sono
stati eseguiti (un po' troppo approssimativamente ...) dal sottoscritto con il seghetto alternativo e guide di fortuna (per fortuna NON avevo disponibile la macchina fotografica digitale durante questa fase di lavorazione ...).

 

I pannelli sono stati incollati con adesivo vinilico, alcune giunzioni sono state riprese con l'applicazione di stucco da legno per essere sicuri  dell'impermeabilità all'aria della cassa; le pareti interne sono state trattate con antirombo automobilistico "spalmato" con la spatola, sul quale successivamente ho  applicato dei pannelli fonoassorbenti ondulati (tipo il classico bugnato) recuperati da imballaggi di schede elettroniche.

Integrato della famiglia del Tamp di Francesco


Come d'uso, il magnete dell'altoparlante è stato rivestito di feltro e sui montanti del cestello è stato applicato dello stucco "da idraulico". Per il cablaggio interno ed esterno ho usato del cavo da LAN tipo CAT5 di  recupero, saldato direttamente ai terminali dell'altoparlante. Il cavo esce
direttamente senza passare da morsetti.
Il tubo di accordo è stato ricavato da avanzi di tubo in PVC marrone diam. 60 mm per grondaie (questo spiega la scelta del diametro ...). Per proteggere gli altoprlanti (dalle attenzioni di bimbi e gatto ...) ho realizzato una griglia utilizzando due lamiere di alluminio traforate,  recuperate dalle chiusure inferiore/superiore di cestelli rack 19" industriali,  mantenute in posizione da 4 piccoli magneti tipo "chiusura antine", che si attaccano alla parte metallica del cestello dell'altoparlante. Ovviamente le griglie vengono rimosse durante l'ascolto, anche se a livelli bassi di SPL l'effetto della loro presenza è praticamente inaudibile ...
Il risultato finale è visibile nelle foto allegate (H-206_front.jpg,  H-206_grill.jpg, H-206_side.jpg).
 

 


Veniamo all'ascolto. Gli altoparlanti erano stati rodati in casse di  recupero durante il tempo di realizzazione dei diffusori (un paio di mesi almeno!).

Devo confessare che al primissimo ascolto questi diffusori mi hanno un po' deluso: mi aspettavo un suono più equilibrato, invece le frequenze  medio-alte erano in troppa evidenza rispetto alle basse, insomma si manifestava il  temuto "effetto radiolina" paventato da molti detrattori dei sistemi monovia. Le cose non cambiavano significativamente spostando i diffusori più o meno  vicini alle pareti laterali o alla parete di fondo.

 



Viceversa il suono risulta particolarmente equilibrato inserendo in serie la resistenza da 4 Ohm e utilizzando il circuito previsto per la  compensazione dell'attenuazione delle basse frequenze dovuta all'interferenza del pannello frontale (baffle edge diffraction). Quest'ultimo circuito è stato inserito a livello del segnale - prima dell'amplificazione di potenza - internamente all'amplificatore o-10 appositamente predisposto; in sostanza si tratta di un circuito che attenua di 3 .. 4 dB le frequenze maggiori della frequenza "di taglio" del pannello frontale dei diffusori.

In queste condizioni, nonostante un certo calo di efficienza (ma si resta sempre sopra i 90dB/W !), l'ascolto è veramente appagante; l'estensione  della gamma di frequenze riprodotte è sufficientemente equilibrata, ovviamente i bassi non sono da "pugno nello stomaco" ma si sentono e si seguono almeno fino ai 30 .. 32 Hz (concerti per organo di Bach ..) e soprattutto sono  estremamente veloci e puliti (i.e. non "rimbombanti" ...), segno che anche il progetto del bass-reflex è corretto. Faccio veramente fatica a capire come questo tipo di diffusori possa essere ascoltato senza una correzione delle  medie/alte frequenze!

Sorprendente è poi l'effetto di realismo e di definizione del "palcoscenico" sonoro, come d'altra parte è lecito aspettarsi da sorgenti pressoché  puntiformi e dalla grande capacità dinamica. Strepitosa infine la riproduzione della voce umana! Questi sono i vantaggi principali che si riesce ad ottenere edirei che sono principalmente dovuti all'assenza del crossover.

Segnalo infine i due difetti finora riscontrati: il primo è l'elevata direzionalità delle alte frequenze; in altre parole la zona di ascolto veramente ottimale è piuttosto ristretta, bisogna
allineare bene i diffusori in direzione dell'ascoltatore e lo "sweet spot"  difficilmente si estende oltre lo spazio per due persone (a meno di non fare due file come a teatro ..). In futuro vorrei provare a inserire al centro del cono  dell'altoparlante un piccolo diffrattore ogivale in legno "a là Lowther", per vedere se si ottengono miglioramenti .. ; il secondo non è in realtà un difetto del diffusori, quanto che la  precisione e il dettaglio della riproduzione sonora e della ricostruzione della scena acustica non perdona le incisioni "cattive"; ho scoperto quanti dei CD in mio possesso, anche abbastanza recenti e di etichette prestigiose siano
tutt'altro che perfetti, vuoi per un pessimo bilanciamento tonale (alte frequenze  "pompate"),
vuoi per il missaggio in fase di incisione (ad es. la batteria  "sparpagliata" tra i canali o altri effettacci simili)...

Infine eccoci al costo ...


* Driver Fostex 206E: 203 Euro (IVA e spedizione inclusa, acquisto on-line in Germania
* Legno MDF (compreso di tagli "dritti"): 49 Euro (IVA inclusa,  Leroy-Merlin)
* Antirombo 0.58 lt: 6 Euro
* Materiale Fonoassorbente, cavo CAT5, Tubo reflex, colla vinilica, griglie di protezione, :

   recuperato da imballi usati
* Resistenze serie e selettore: circa 15 Euro
* Feltro : 1.5 Euro
* Stucco idraulico per cestello altoparlante: 3.5 Euro
* Magneti fissaggio griglie: 6.4 Euro
* Smalto sintetico per vernicitura esterna (0.75 lt): 8 Euro

Tot: 290 Euro (IVA compresa)


Come al solito altre notizie di dettaglio e altre foto sono disponibili sul mio sito all'URL: http://hxos.altervista.org/H-206.html

Ciao e ancora complimenti sia per il tuo sito che per l'attività  commerciale, che mi sembrano in costante crescita.

Francesco Campedelli    f.campedelli@tiscali.it

 

 

Massimo da Salsomaggiore e le

sue Monovia Fostex 206

Le 99 di Andrea

sempre con Monovia Fostex 206   ottimo articolo

Solo 206  di Roberto

 

 

Hit Counter Torna alla pagina iniziale