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La
mia realizzazione segue scrupolosamente il progetto pubblicato da
Troels Gravesen nel suo sito internet
http://www.troelsgravesen.dk/ektagrande.htm e realizzate in
quel contesto da Jesper Spohr in una elegante veste bianca.
I
componenti impiegati sono i seguenti:
Scelta del legno:
La complessità
di questa realizzazione è determinata dalle forme sagomate del
frontale e dalla curva nel retro delle pareti laterali.
In ogni caso ho
utilizzato sandwich di legni diversi: per il frontale ho incollato
uno strato di multistrato marino da 19mm, uno di MDF da 10 mm, ed
un altro di multistrato marino da 10mm.
Queste
dimensioni le ho studiate per poter realizzare gli incassi degli
altoparlanti.


Per i laterali
ho scelto uno strato di 10 mm di multistrato, 14 mm di MDF
rivestiti alla fine da 2mm di Noce.
La parete posteriore è un sandwich di due tavole da
19mm di MDF. Per le parti tondeggianti ho usato listelli di abete
e di altre essenze evitando quelle troppo leggere.

Per la cronaca Troels dice di usare un solo tipo di
legno, l’MDF. Io ho voluto utilizzare legni di struttura e
consistenza diversi, che rendono un servizio migliore alla sordità
del mobile avendo frequenze risonanti diverse.
Costruzione del frontale.
Il primo passo,
forse quello che avrebbe deciso o meno sulla fattibilità da parte
mia di questo progetto, è stato la realizzazione del frontale. Ho
innanzitutto forato singolarmente i tre strati e poi li ho
incollati tra loro.
La lavorazione
che viene richiesta successivamente va fatta con la piallatrice
elettrica e bisogna fare molta attenzione per non andare oltre il
dovuto. Devo ammettere che ho avuto fortuna a non fare grossi
errori.
Per chi volesse
cimentarsi consiglio di adoperare per la parte da sagomare
soltanto l’MDF e magari per i 2 cm restanti posteriormente usare
il multistrato. Infatti il multistrato tende a sfaldarsi troppo
quando ci si passa sopra con la piallatrice soprattutto nei pressi
degli spigoli e la cosa rende molto difficoltoso il procedimento.
Viceversa l’MDF si lavora molto meglio.
Una volta fatte
le sagomature ho applicato i ragni e “stondato” la parte
retrostante gli altoparlanti (per non perturbarne l’emissione
posteriore). C’è il famoso Gianpiero Matarazzo che non fa che
evidenziare positivamente questo dettaglio in ogni occasione in
cui il costruttore attua questo piccolo accorgimento. E noi
vogliamo imparare solo dai più bravi…
Nelle mie ultime
realizzazioni più importanti ho usato dei ragni per poter
bullonare gli altoparlanti (nelle prime mie esperienze di
autocostruttore ho usato le viti direttamente sul legno e poco
tempo dopo me ne sono pentito amaramente). Li ho resi inerti
colandoci attorno del vinavil in modo da non farli muovere più una
volta provato il fissaggio con l’altoparlante. Se dimenticate
questo passaggio, per serrati che siano, i ragni si sposteranno e
quando andrete a posizionare gli altoparlanti saranno dolori.


Inizialmente
avevo pensato a varie ipotesi per colorare, verniciare o rivestire
il frontale ma alla fine la soluzione esteticamente più gradevole
si è rivelata la più classica, ovvero il rivestimento in pelle
nera (vedi Sonus Faber, Opera, ecc..), nel mio caso finta pelle
anche se di buona qualità e molto elastica. Da evitare quella
economica venduta nei megastore di bricolage, “plasticosa” e
rigida. Andate in un buon negozio di tessuti e fatevi consigliare.
L’effetto finale anche con la similpelle è stato molto buono.
Per mettere a filo gli altoparlanti ho realizzato
delle guaine in gomma dello spessore desiderato da frapporre tra
il legno e l’altoparlante.

Costruzione della struttura centrale:
Ho fatto
tagliare le tavole che andranno a costituire l’ossatura della
cassa e a frammentare le onde stazionarie interne. Si tratta di
tavole di MDF da 19mm. Chiaramente al Brico hanno tagliato le
tavole sotto forma rettangolare. Ho dovuto provvedere io stesso
col seghetto alternativo a dare la forma raffigurata nel progetto
di Troels e a praticare le aperture.
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Nel progetto
di Troels le dimensioni e le caratteristiche delle tavole che
saranno inserite internamente non sono indicate.
Però
procedendo per gradi nel calcolo del legno da acquistare e
partendo da quello che Troels ci dice nel sito si possono
ricavare con sufficiente precisione anche le misure di questi
ripiani interni. Oltretutto, non credo sia così rilevante uno
scostamento di 1 o 2 cm di qualche ripiano interno così come
non credo sia imperativo fare dei fori rotondi o ovali o fare
un taglio tipo questo:

L’importante è che ci sia specularità tra le
due casse. |
Ho preparato i pannelli laterali di multistrato e
li ho incollati alle tavole centrali (NB: nei calcoli delle
dimensioni bisogna tener presente che la cassa dovrà avere
un’inclinazione di 5°):

Le parti curve le ho ottenute incollando listelli
da 30 mm di larghezza, di varia essenza e spessore in senso
longitudinale. Procedendo in questo modo sono arrivato ai 25 mm
di spessore necessari ad assicurare una buona solidità
all’insieme.

Ho realizzato la base per l’alloggiamento del
filtro e fatto passare i cavi che ho saldato alla struttura
mediante colla a caldo.

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