Progetto per
largabanda Ciare HX132 in Bass Reflex

Premessa:
Questa relazione
è nata a posteriori, ovvero a diffusori già quasi del tutto
costruiti, perchè inizialmente non mi ero posto l'idea di
scriverla. Per questo le foto non sono molte, ma credo che quelle
che ci sono siano sufficienti e comunque cercherò di essere
esauriente. Potete considerare quasi tutti i particolari
costruttivi che ho usato come l'insieme di tutte le informazioni
che ho appreso esclusivamente navigando con molta ma mooolta
pazienza nel web! Questo è un progetto molto semplice ma ben
curato, e anche alla portata di tutti.
Ok, ora iniziamo
con le cose interessanti....
Obiettivi:
I diffusori sono
stati dimensionati facendo dei compromessi e pensando innanzitutto
all'ambiente d'ascolto in cui avrebbero dovuto suonare: una sala
di circa 16 m2 arredata con 2 divani, mobili, tende su
un lato e una scrivania con molti libri. Essendo assolutamente
alle prime armi con l'autocostruzione, volevo dei diffusori che
fossero relativamente facili da realizzare, di costi totali
ragionevoli, e ovviamente di buone prestazioni sonore.
Altoparlanti:
Dopo lunghe
ricerche on-line fatte a tempo libero per documentarmi come si
deve (mesi) e dopo tante informazioni lette qua e là dai diversi
siti che ho trovato, ho deciso di orientarmi sull'uso di
altoparlanti largabanda. Per motivare la scelta diciamo che così
facendo ho evitato i costi di più altoparlanti, del crossover, e
la costruzione del crossover stesso (e qui qualcuno storcerà il
naso... ) Al contrario, potevo spendere quei soldi per un
full-range di qualità maggiore (al momento, il costo per me è un
fattore che ha un certo peso.)
La scelta finale
è stata per una coppia di altoparlanti Ciare HX132, di cui avevo
letto molto bene sia in alcuni siti che in una rivista che si
occupa di alta fedeltà e autocostruzione. Costi: di listino 72 € +
iva (l'uno). Per info tecniche: vedi www.ciare.com
Costruzione del
mobile e dati di progetto:
Le
caratteristiche del mobile che mi ero imposto per la riuscita di
un buon diffusore erano solidità e immunità alle vibrazioni. Per
questi scopi ho usato il classico MDF da 19 mm di spessore,
materiale anche piuttosto economico (costo: circa 21 €/m2)
Tipo di caricamento: bass reflex (nel sito della Ciare c'è anche
un progetto già fatto per l'HX132, sempre in bass reflex:
http://www.ciare.com/pdf/Progetti/MyPersonalSpeaker/H08.pdf
io
l'ho usato solo come paragone con i miei dati progettuali).
Volume netto: circa 18,5 litri. Questo litraggio dà un
buon compromesso tra estensione e linearità della risposta in
frequenza. Al contrario, al di sotto della F3 la
curva della risposta in frequenza simulata si tuffa
drasticamente verso il basso (F3 a circa 55 Hz).
Freq di accordo: 60 Hz. Tubo di accordo: D=61mm, L= 95 mm (ho
trovato un tubo già fatto dal catalogo sempre della Ciare,
leggermente divergente verso l'esterno, lo si compra di
lunghezza standard e poi lo si taglia come uno vuole).
Software usato per le simulazioni: Bass Box 6 Pro.
Per il
dimensionamento ho scelto la forma a parallelepipedo (di
facile costruzione) e ho voluto discostarmi non molto dalle
dimensioni auree per ovvie ragioni. Poichè i diffusori
dovevano essere posizionati direttamente sul pavimento, ho
deciso di aumentare un po' l'altezza a discapito delle altre
dimensioni, questo per alzare il più possibile il punto di
emissione da terra. A questo scopo, e anche allo scopo della
solidità, ho aggiunto un doppiofondo, su cui avrei inserito
sabbia (di fiume) ottenendo più peso, più stabilità della
struttura, sorgente più in alto. Dimensioni finali
approssimative esterne: altezza: 80 cm; larghezza:
21cm; profondità: 28 cm (quotature: vedi
QUI). All'interno, ovviamente, un'altra tavola
divide il volume di progetto dal doppiofondo riempito di
sabbia.
Per i
connettori nel pannello posteriore ho comprato una vaschetta
già fatta (circa 4€ la coppia), i cui connettori (dorati)
accettano cavi fino a 5 mm2.
Inoltre
volevo un mobile che ben si prestasse a modifiche future al
suo interno. Per questo il pannello posteriore non è stato
incollato come gli altri, ma è avvitato agli altri (9 viti,
vedi foto sotto) per mezzo di bussole inserite nello
spessore dei pannelli adiacenti. La tenuta in questi punti è
assicurata anche da una guarnizione incollata su listelli (di
sezione tipo triangolare ma con un lato arrotondato) che ho
posizionato nel bordo interno (vedi foto) così da fuori
non si vede nulla.
|
 |
Un consiglio:
bisogna fare molta attenzione a fare i fori nello spessore per
inserire le bussole: con un foro troppo piccolo quando si
inseriscono le bussole queste sfaldano il legno e dovrete cambiare
tavola….fate delle prove su MDF di scarto, prima.
Le altre tavole
sono state incollate tra loro con colla vinilica a presa rapida e
tenute insieme da una buona e precisa spinatura. Per un buon
incollaggio ho appoggiato sopra al diffusore durante l'asciugatura
molte bottiglie d'acqua piene per comprimere bene le parti. In
tutti gli spigoli interni ho aggiunto anche una "colla forte
professionale" che avevo già in garage, sia per raccordare gli
spigoli che per assicurarmi una solidità ancora maggiore.
Il mobile singolo
una volta assemblato e incollato, nudo, senza antirombo nè sabbia
nè altoparlante montato, pesava 11 kg e dava già una buona
impressione di robustezza (vedi foto sotto).

A questo punto
sono stati fatti gli smussi sul buffle frontale: non sono molto
pronunciati nè arrotondati (non ho mica una falegnameria!) quindi
non saranno molto influenti in termini di riduzione dei fenomeni
diffrattivi, ma questo è il meglio che sono riuscito a fare e
comunque sono gradevoli all'occhio :-)
Per il cavo che
collega altoparlante e connettori nel pannello posteriore ho
comprato un cavo da 2.5 mm2 in rame e argento.
Accorgimenti:
Non avevo gli
attrezzi necessari per fare la svasatura e mettere a filo la
flangia dell'altoparlante con il baffle anteriore, sarebbe stato
meglio farla ma dopotutto la flangia è spessa "solo" 5 mm e il
baffle anteriore non è molto largo. Vabè...
Le pareti interne
del volume di progetto, la vaschetta sul retro e il tubo reflex
sono stati trattati con più passate di materiale antirombo (quello
da pennello) al fine di smorzare eventuali onde stazionarie e le
vibrazioni delle varie parti. Una volta chiuso il tutto, colpendo
con le dita sulle varie facce del mobile si avvertiva che
effettivamente la cassa era parecchio sorda. Bene.
Rifiniture:
Prima della
verniciatura ho dato una passata integrale di carta vetrata per
togliere le piccole inevitabili imperfezioni da incollaggio (tipo
colla in eccesso venuta fuori) e ho dato alcune mani di cementite.
La cementite oltre a proteggere l'MDF dall'umidità copre anche
bene le imperfezioni. Qualche altra mano di carta vetrata sempre
più fina dappertutto e il mobile era diventato perfettamente
liscio al tatto (vedi foto sotto) e pronto per essere verniciato,
non si vedevano quasi più neanche le righe dello spessore nelle
parti incollate.

Con l'MDF qualche
mano di cementite direi che è d'obbligo, altrimenti questo legno
si "beve" gran parte della vernice che gli si spalma sopra. Come
vernice poi ho usato uno smalto sintetico spray, una mano ogni 24
ore (almeno) finchè il colore non era diventato bello omogeneo
(più di 2 bombolette).
Il risultato
finale lo vedete nelle foto a inizio pagina.
Doppiofondo:
Con l'aggiunta di
"sabbia del Pò" (reperibile in qualunque fornitore di materiale
edile) che ho inserito in alcuni sacchetti per comodità, il
diffusore singolo completo di tutte le sue parti pesa circa 22 Kg.
Con un un peso del genere, che in buona parte è dato dal
doppiofondo, il tutto risulta sufficientemente stabile.
Materiale
fonoassorbente:
Ho inserirto del
poliuretano espanso bugnato, che ho messo non dappertutto ma solo
nel pannello superiore e in quello dietro l'altoparlante (circa
dalla metà in su, come si vede in una delle foto precedenti). L'ho
trovato da un grossista a 1,5 € per il mezzo metro quadrato che mi
serviva, alla faccia di chi me lo voleva vendere a più di 10 €/m2
! Per ora lo lascio così, ma non escludo aggiunte future per
sentirne gli effetti.
Piedini
antivibrazioni:
Ho aggiunto 4
piedini in gomma sotto ogni diffusore, del tipo di quelli che si
usano per ammortizzare i colpi delle maniglie delle porte sul muro
(larghi circa 2 cm e alti circa 2,5 cm). I diffusori erano
diventati più stabili ed erano finalmente pronti a subire la prova
più dura: le mie orecchie :-)
Interazione diffusori – ambiente:
E qui viene il
bello (o il brutto, a seconda dei punti di vista!). Dopo i primi
giorni di rodaggio ho iniziato ad ascoltare come si deve e ho
“penato” per altri giorni prima di trovare l’esatto assetto
(dovendo escludere trattamenti ambientali). Ho spostato i
diffusori per tutta la stanza, più vicini o più lontani, più
centrali o decentrati, finchè ho trovato la posizione che mi
soddisfava grossomodo in tutte le frequenze. Allontanandoli dal
punto d’ascolto i medi si affievolivano troppo rispetto ai bassi,
avvicinandoli il contrario. E’ incredibile quanto varino i suoni
spostandosi anche solo di pochi cm! Com’è noto, l’ambiente è un
fattore assolutamente da non trascurare, le simulazioni vanno bene
fino a un certo punto e poi sono le orecchie a dire cosa va bene
e/o cosa va migliorato (è scontato, ma lo dico lo stesso perché mi
ha fatto un certo effetto...). Facendo delle prove con un cd-test
con tracce a passi di 1 Hz a volume medio, si arriva in basso fino
ai 55 Hz che mi aspettavo (appena udibili), scendendo ancora non
si avverte proprio più niente. Ho verificato che l’accordo è a
circa 60 Hz semplicemente poggiando un dito sul cono e sentendo
quando l’escursione era minima.
Impressioni e
Conclusioni:
Credo di aver
costruito qualcosa che soddisfa pienamente gli obiettivi iniziali.
Non sono un audiofilo ma sono un "mezzo" musicista. Con un buon
piazzamento nel mio ambiente e con gli accorgimenti che ho già
detto (casse non in prossimità delle pareti, punto d'ascolto a una
distanza ottimale dalla parete alle mie spalle, geometria
d'ascolto a triangolo quasi equilatero) la cosa che mi ha colpito
di più è stato l'equilibrio timbrico: bassi presenti e non
eccessivamente profondi, medi e alti coerenti. Insomma, ho “quasi”
tutto con un altoparlante solo! Dico “quasi” perché ovviamente non
potete aspettarvi i 40 Hz e dintorni… per gli amanti delle pareti
che tremano e delle frequenze che si avvertono fin nello stomaco
consiglierei un abbinamento con un bel sub e siete apposto.
Secondo me, per ascoltare generi musicali che non siano più rumore
che altro, questi diffusori vanno già molto bene così come sono.
Limiti: questa
realizzazione come avete visto è molto semplice, nulla di
esoterico. Come ho già detto, una mancanza è data dalla prima
ottava e mezza (più o meno) in basso, cosa che si avverte un po’
ad esempio nei colpi di batteria che a volte mi sembrano un po’
soffocati. Con una leggera equalizzazione sui bassi (+2 db) le
cose migliorano un po’, ma questa è una scelta discutibile… Un
altro piccolo “difetto” sono certe frequenze nel medio-alto che
possono risultare più esaltate del resto, cosa aggiustabile
ascoltando non in asse ma angolando un po’ i diffusori, però ne
risente anche il resto. Preciso che si tratta comunque di
piccolezze.
Ovviamente esiste
sempre il fattore soggettività quindi non mi dilungo oltre, posso
dire semplicemente che la realizzazione è soddisfacente
considerando anche che è il mio primo progetto realizzato.
In più come avete
visto non sono per niente orribili alla vista!
Uhm.. non credo
di aver altro da dire, a parte che quando avrò la materia prima,
ovvero più €, penserò di costruirmi qualcosa di più… diciamo…
“completo” :-)
Qualsiasi
consiglio o commento è ben accetto via e-mail e sarà preso in
considerazione per eventuali modifiche e/o altri progetti futuri.
Costi:
Spesa totale
(comprendente tutti i componenti necessariamente acquistati per la
realizzazione): sotto i 250 € !!! Pochi soldi e tanta pazienza per
ottimizzare i risultati.
Lista della spesa
(prezzi arrotondati, giusto per avere un’idea):
|
Costo
unitario |
n°
|
€ |
MDF
|
21 €/mq |
|
34,50 |
Altoparlante Ciare HX132 |
72 € |
2 |
144 |
Cementite
|
|
1 |
4,50 |
Antirombo |
|
1 |
3,50 |
Cavo
interno |
|
1 m |
1,60 |
Viti, dadi,
rondelle per AP, pannello posteriore + bussole |
|
|
6 |
Vaschetta
portaterminali |
|
|
4,30 |
Fonoassorbente |
|
½ mq |
1,50 |
Piedini |
0,8 € |
8 |
6,40 |
Raspa,
carta vetrata, punte per trapano |
|
|
10 |
Smalto
spray |
3 € |
3 |
9 |
Sabbia del
Po |
|
|
1,60 |

Note:
Diametro foro AP: 122 cm
Diametro foro per incastro tubo reflex: 85 cm
Materiale: MDF da 19 mm
Spero di essere
stato utile a chiunque abbia in mente di costruirsi qualcosa di
simile.
Bye !
by Roby
roby.m@email.it
Altri monovia
interessanti |
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I periscopi .. Monovia fostex di
Piero ottimo suono |
Dipolo con altoparlante Diatone
di Giuseppe |
Fostex FE 127
di Sandro |
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