Autocostruzione |
Charlie Black Soul modifica di Alberto
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Di cosa si tratta |
Modifica diffusore autocostruito |
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Chi lo ha costruito |
Manuele manueflavia@alice.it |
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Caratteristiche |
Modificato da Alberto |
Ed ecco cosa e successo.
MODIFICA AI DIFFUSORI DI EMANUELE C. “CHARLIE BLACK SOUL II”
Qualche mese fa mi ha chiamato l’amico Emanuele chiedendomi un piccolo aiuto. Lui aveva realizzato i diffusori “Charlie Black Soul II”, recensiti nella sezione DIY relativa ai diffusori a due vie .
Come erano prima
Io gli avevo dato una mano con il crossover, il diffusore pareva funzionare egregiamente e il buon Emanuele appariva finalmente soddisfatto. E qualche anno era ormai passato.
Mai però sottovalutare la voglia di cambiamento e di perfezione di un vero autocostruttore come il mio amico, per cui, ecco che ora mi chiama dicendomi che le casse sono diventare a tre vie….
In pratica, un simpatico midrange a cupola era… fiorito sul top della cassa, immerso in uno splendido contenitore cilindrico di alluminio, tornito addirittura dal pieno ! ( figura 1 )
Esteticamente e meccanicamente nulla da ridire, la realizzazione era ottima sotto ogni di punto di vista ( figura 2 ). Il problema era ora il buon vecchio filtro che gli avevo propinato a suo tempo, ormai inutilizzabile, per cui Emanuele aveva optato temporaneamente per un filtro commerciale, il quale faceva il suo buon lavoro ma non essendo ottimizzato per alcun tipo di altoparlante in particolare, il risultato sonoro era molto perfettibile.
Fig 2.
In poche parole mi si chiedeva di realizzare non un buon crossover ma un superbo crossover per un diffusore senza compromessi. Emanuele è giustamente molto esigente e per le sue creature elettroacustiche pretende il meglio, e io ora ero nei pasticci….non si nega mai il proprio aiuto ad un amico, soprattutto se si è accomunati da una passione profonda, per cui mi dovevo tirare su le maniche della camicia ( cosa gradita con il caldo che fa a Luglio in pianura padana ) e far suonare meglio che potevo i tre ottimi driver.
Il woofer ed il tweeter utilizzati sono componenti di gran pregio e vi assicuro che farli suonare al meglio non sarebbe poi molto difficile. Anche il midrange Morel è un ottimo componente ma la sua collocazione fisica e le sue caratteristiche di risposta e dispersione mi hanno complicato la vita non poco nel cercare la giusta rete di filtro.
In pratica, con un crossover “normale”, il midrange appariva sempre molto presente e protagonista. Inoltre la relativa distanza tra i centri di emissione degli altoparlanti e la particolare geometria che si era venuta a formare acuiva il problema. Se avessi dovuto seguire alla lettera le regole che solitamente si seguono e che impongono determinate tipologie e frequenze di taglio dei componenti in base all’offset dei componenti, il midrange avrebbe dovuto operare in una banda di frequenza assai stretta e con pendenza di filtro assai ripida per evitare una decisa attenuazione del componente.
Realizzato quindi un passa banda del terzo ordine elettrico con le frequenze di taglio che giudicavo corrette ( figura 3 ) ho effettuato una rapida misurazione e un lungo test di ascolto. La risposta in frequenza dei diffusori appariva sostanzialmente corretta e lineare ( figura 4 ) ma ad un ascolto attento emergeva che il midrange fosse poco “legato” acusticamente sia al woofer che al tweeter. Il risultato finale poteva essere accettabile ma io volevo che il diffusore soddisfacesse maggiormente l’ascolto. In fondo se un diffusore esibisce una buona risposta strumentale ma poi delude in fase di ascolto credo che non si abbia raggiunto alcun risultato utile. E’ l’orecchio l’ultimo giudice e so che Emanuele ha un valido apparato di rilevazione sonora al di sotto dei padiglioni auricolari per cui, anche volendo, non sarebbe stato facile “gabbarlo” vendendogli i soliti grafici belli lineari o tentando con tanti paroloni tecnici.
Allora dopo tanto pensare, mi sono chiesto : perché non inserire nel filtro un bel condensatore di by-pass il quale potesse mitigare la pendenza del filtro ed effettuare una certa sovrapposizione delle risposte dei trasduttori ? In fondo basta una piccola capacità inserita nel passa banda e questo inizia a comportarsi in maniera assai diversa a quanto siamo abituati a vedere solitamente. In particolare, posizionato nel punto del circuito scelto il filtro effettuata una doppia pendenza : in pratica si imponeva la porzione di frequenza e la pendenza al passa banda scelta ma al disotto di alcuni deciBel il filtro modificava pesantemente ( e simmetricamente ) la sua risposta permettendo al midrange di andare ad operare in parte sia nel campo di frequenze riprodotte ancora dal woofer sia in quello riprodotto dal tweeter ( figura 5 ).
In questa maniera, anche se ad un livello energetico abbastanza modesto, si viene a creare un “array” verticale composto da tre altoparlanti dalle caratteristiche sonore tra loro assai diverse e se ne può sfruttare i relativi vantaggi. La modifica si è rivelata peraltro assai modesta in termini di modifica della curva di risposta e in termini di variazione di impedenza elettrica ma assolutamente benefica in termini timbrici : il suono del diffusore ha immediatamente assunto omogeneità e coerenza esibendo una prestazione di assoluta qualità della risposta e grande dispersione. In pratica un vero toccasana per il sistema e per le orecchie.
Impressionante la prestazione fornita in monofonia : in pratica anche quando si ascolta un solo diffusore, il suono pare lo stesso completamene svincolato dalla posizione fisica del cabinet.
I componenti del filtro utilizzati sono tutti di ottima qualità e, tranne che per la rete di Zobel del midrange, tutti i condensatori impiegati sono a film plastico mentre le induttanze sono tutte avvolte in aria tranne che quella relativa al ramo passa basso, la quale è su lamierino ad “e” ma esibisce una resistenza in corrente continua davvero limitata. Tutte le resistenze sono in ceramica e i componenti sono stati saldati su di una basetta millefori da 10x16cm e fissati con colla e fascette in nylon ( figura 6 e 7 ).
La rete di filtro adottata è sostanzialmente un primo ordine elettrico per il woofer, un terzo ordine elettrico per midrange e tweeter con attenuazioni sensibili, nessuna cella di correzione della risposta ma una cella R-C sul midrange che lo rende simile ad una resistenza pura ( figura 8 ).
Il filtro
Dando una occhiata alle curve di risposta si nota come i driver utilizzati nel progetto siano di elevata qualità. Il woofer Scan-Speak è caratterizzato da una cedevolezza davvero elevata, pare quasi che non vi sia lo spider… sicuramente visto la bassa frequenza di risonanza in aria libera ( 20 Hz ) esso funzionerebbe molto bene anche in regime di sospensione pneumatica. La risposta del midwoofer in cassa senza filtro è davvero corretta e basta una semplice induttanza per ottenere la piegatura acustica corretta ( figure 9 e 10 ).
Il midrange israeliano è caratterizzato da una risposta appena più tormentata ma piuttosto sfruttabile ( figura 11 ). Il tweeter danese appare assai regolare, con una sensibile diminuzione dell’SPL a frequenze superiori ai 10KHz, caratteristica ben presente all’ascolto la quale dona una timbrica sempre poco affaticante anche se ugualmente dettagliata ( figura 12 e 13 ).
Fig. 11
La risposta a terzi d’ottava del sistema completo ( figura 14 ) appare molto lineare e corretta, cosa che supporta le positiviste impressioni di ascolto ricevute da amici e parenti che sono passati per il mio laboratorio nei giorni che le Charlie Black Soul II soggiornavano finite accanto al mio stereo.
Discretamente corretta, anche se non da primato, appare anche la curva dell’impedenza elettrica ( figura 15 ), con un solo punto “difficile” ( in prossimità dell’intervento del condensatore di by-pass ) ma sempre situato intorno ai quattro ohm e una fase elettrica contenuta nei canonici 36 gradi positivi/negativi ma con un ottimo comportamento a partire da 1500 Hz.
Già ma… come la mettiamo con Emanuele ? Mi ha confidato che è molto, molto soddisfatto, almeno per ora ma… speriamo che sul cabinet dei suoi diffusori non “fiorisca” qualche altro driver, non si sa mai… Per qualsiasi commento, informazione aggiuntiva e altro mi trovate alle mail :
allo 347 7112201 ( preferibilmente alla sera )
Buon proseguimento di lettura del sito e grazie a tutti per la vostra attenzione.
Alberto.
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